“Se c’è un messaggio importante in questo momento è quello di far sì che lo Spazio rimanga un ambito collaborativo di conoscenza scientifica, di fronte a tentativi di farne uno spazio di interventi commerciali o di speculazioni commerciali, se non addirittura, come qualche cenno fa temere, di competizione militare”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un passaggio del suo intervento in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Firenze.
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Mattarella: “Nello Spazio si svolga attività di ricerca scientifica”
Ricordando la missione svolta dall’Esa (Agenzia spaziale europea) e dall’Asi (Agenzia spaziale italiana), il capo dello Stato ha speso parole di lode per i “tanti protagonisti dello Spazio” che “si dedicano a consegnare all’umanità non soltanto la cura del clima, dell’ambiente, dell’acqua, dei tanti elementi decisivi, ma anche, nel piano generale, la conoscenza della Terra. Conoscenza di cui, in realtà, disponiamo ancora in maniera insufficiente e ridotta. Anche perché viene dissipata, abitualmente, gran parte del tempo, delle energie e delle risorse nel competere, nel contrastarsi, nel combattersi e nel cercare di distruggersi, quando vi sono di fronte per l’umanità sfide e traguardi necessariamente comuni”. Mattarella ha poi sottolineato la necessità che “nello Spazio si svolga un’attività culturale, di ricerca scientifica, di consegna all’umanità di strumenti di sempre maggiore conoscenza”.
Tecnologie spaziali strategiche contro crisi clima
Alla cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico dell’ateneo di Firenze, è intervenuta anche Simonetta Cheli, direttore dei Programmi di osservazione della Terra di Esa e capo di Esa/Esrin: “La crisi climatica causa effetti rapidi sul pianeta e le sue conseguenze sono impressionanti. È necessario quindi simultaneamente studiare, monitorare e gestire tali cambiamenti climatici ed ambientali. In tale contesto il ruolo delle tecnologie spaziali, ed in particolare dei satelliti di osservazione della Terra, è sempre più rilevante e strategico”.
“Le applicazioni spaziali – ha aggiunto Cheli – offrono informazioni essenziali a supporto dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite ed ai 169 targets associati. La crisi climatica è una crisi globale e richiede azione, cooperazione e soluzioni a livello globale. L’Europa oggi ha una forte leadership in questo settore e dispone della più grande infrastruttura e volumi di dati” per l’osservazione della Terra”.