L’Italia è uno dei principali attori del mondo spaziale europeo e dà un contributo di prim’ordine anche alla realizzazione della stazione spaziale che sarà costruita nei prossimi anni attorno alla Luna. Parola dell’astronauta italiana, Samantha Cristoforetti, in occasione dei lavori della quindicesima Conferenza europea sullo Spazio di Bruxelles.
“Il nostro Paese – ha spiegato la prima donna italiana negli equipaggi dell’Esa e prima donna europea comandante della Stazione spaziale internazionale (Iss) – è uno degli attori principali nel mondo spaziale in ambito europeo, uno dei maggiori contributori al budget dell’Agenzia spaziale europea ma anche alle attività che svolgiamo in collaborazione con la Commissione europea”.
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Italia, in prima fila
“L’Italia poi ha anche programmi nazionali molto importanti, basti pensare a quello che partirà a breve nell’ambito del Pnrr, Iride, che è la costellazione nazionale di osservazione della Terra e tanti altri progetti su cui il nostro Paese o è un contributore importante o ha addirittura una posizione di leadership”, ha puntualizzato Cristoforetti.
Più autonomia per l’Europa spaziale
Il settore spaziale europeo, secondo Cristoforetti, deve puntare ad ottenere un’autonomia, che significa capacità di mandare nello Spazio astronauti a bordo di veicoli europei piuttosto che, come fatto finora, “acquisire delle possibilità di volo su veicoli russi o americani”.
Esa, parola d’ordine: accelerare
In questo contesto, la parola d’ordine all’Esa è accelerare. “Credo che siamo in un momento estremamente importante e anche delicato per l’Europa spaziale. Da una parte c’è una grande consapevolezza dell’importanza del settore spaziale per aspetti strategici che vanno dal cambiamento climatico alla sicurezza, fino all’autonomia dell’accesso allo Spazio sia per satelliti che, in prospettiva, un giorno, anche per esseri umani. Dall’altra c’è una necessità di agire”.
Servono più investimenti
“In questo momento di crisi dobbiamo investire nella ricerca e nell’innovazione in settori strategici – ha rimarcato l’astronauta italiana -. Più siamo in crisi, più si deve fare uno sforzo, un atto di fede, e investire di più, sapendo che questo metterà in moto un circolo virtuoso di innovazione e di crescita. Un circolo che ci darà gli strumenti tecnologici, industriali ed economici di cui abbiamo bisogno per affrontare tutte queste sfide”.
Che cosa farà AstroSamantha
Riguardo ai suoi “programmi personali”, l’AstroSamantha ha raccontato che, essendo tornata dalla Stazione spaziale da pochi mesi, “adesso sono nella fase di post-flight: sto chiudendo le ultime attività di esperimenti e c’è un’attività abbastanza intensa di comunicazione sulla missione, fino alla metà della primavera. Poi inizierò a occuparmi in parte di Gateway, che è la stazione spaziale che costruiremo nei prossimi anni in orbita attorno alla Luna e per la quale Esa, con un contributo molto importante dell’Italia, costruisce il modulo abitativo principale”. “Infine quest’anno credo che cercherò di dare il mio contributo allo Space Summit, in programma a fine 2023”, ha concluso Cristoforetti.