Quali opportunità si aprono per il nostro Paese con la Space economy? Come le tecnologie dello Spazio si integrano con quelle del digitale? Quanti i fondi pubblici a disposizione e le risorse dei privati? Quali sono le questioni calde dell’agenda politica ed economica? A queste tematiche dedichiamo la nostra nuova testata Spaceconomy360.it, la 26ma del Gruppo Digital360.
E per supportare le aziende del comparto a esplorare nuovi business P4I- Partners4Innovation ha lanciato una practice advisory ad hoc, che offre una vasta gamma di servizi di consulenza su normativa, regolamentazione e sicurezza informatica rivolti in particolare ad imprese innovative del settore aerospaziale ma anche a quelle che vorranno investire nel comparto.
Direttore di Spaceconomy360.it è Mila Fiordalisi, già direttore di Corcom.
“La nuova avventura editoriale nasce dall’idea di allargare il raggio d’azione, ampliare gli approfondimenti e offrire ai lettori una ‘piattaforma’ d’informazione dedicata. La nostra ambizione è diventare un punto di riferimento a livello nazionale anche e soprattutto tenendo conto della convergenza sempre più stretta fra Space e Digital Economy”, sottolinea il direttore Mila Fiordalisi.
“Con SpacEconomy360 si amplia ulteriormente l’offerta editoriale del Network Digital360, che raggiunge quota 26 portali online, con una media mensile di 2,5 milioni visitatori unici mensili. La nuova testata si focalizzerà su un settore strategico per il Paese, andando ad approfondire, in particolare, gli impatti e i benefici che le tecnologie spaziali possono avere sul business all’interno dei molteplici settori economici”, sottolinea il ceo di Digital360 Raffaello Balocco.
“L’evoluzione del mercato della space economy, con la combinazione delle nuove tecnologie digitali, la nascita di nuove imprese e l’ingresso di attori tradizionalmente non legati all’industria dello spazio, sta portando una profonda innovazione di processi, prodotti, servizi e modelli di business nel settore, che richiede nuove capacità di programmazione, di analisi e di organizzazione – aggiunge il ceo di Digital360 Gabriele Faggioli – La practice di advisory intende affiancare da un lato gli attori della filiera spaziale italiana nello sviluppo della loro attività anche verso le industrie di altri settori e, dall’altro, consentire di trovare nei prodotti e servizi della space economy i driver per nuove innovazioni, con un approccio multidisciplinare di natura legale, tecnologica, di cybersecurity e con una competenza che integra formazione continua e collaborazione con enti e istituti di ricerca”.
L’Italia oltre a vantare una lunga tradizione e una consolidata leadership nel settore dello Spazio punta a rafforzare il proprio ruolo: siamo il quinto Paese al mondo considerando il rapporto investimenti-Pil, secondi in Europa dopo la Francia e per la prima volta abbiamo superato la Germania.
Nel Pnrr sono previsti fondi ad hoc per lo sviluppo di tecnologie e servizi in particolare nell’ambito dell’Osservazione della Terra – circa 1,5 miliardi – su cui si stanno concentrando le principali economie mondiali. Fondi che si sommano a quelli previsti nell’ambito del Fondo complementare e del Piano Strategico Space Economy, un “tesoretto” da oltre 4 miliardi. E il ministro per la Transizione digitale Vittorio Colao -che ha le deleghe all’aerospazio – punta a dare ulteriore sprint all’ecosistema italiano.
La raccolta e l’analisi delle immagini dai satelliti permette di mappare i territori, verificare cosa sta accadendo a seguito del cambiamento climatico ed elaborare strategie di difesa e protezione ambientale. La sfida green è decisamente quella su cui si stanno concentrando i riflettori e fa il paio con un’altra grande sfida: quella della sicurezza. Le politiche e le strategie di Difesa fanno sempre più leva sugli “scudi” spaziali: lo “Spazio” è terreno di cooperazione ma anche di scontro, chi domina lo Spazio domina il mondo – sostengono gli esperti. E non è un caso se la guerra di Putin contro l’Ucraina ha fatto scattare l’allarme anche oltre i confini terrestri e ad aprire il dibattito anche e soprattutto su cosa ne sarà di progetti fondamentali a partire da quello della Stazione spaziale internazionale.
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