Primo: rafforzare la propria posizione nell’ambito delle politiche europee dello Spazio. Secondo: sostenere le Regioni e i Distretti aerospaziali come motore della space economy. Terzo: favorire investimenti e finanziamenti nella space economy. Quarto: sostenere la formazione del capitale umano per lo sviluppo dell’industria e dei servizi in ambito spaziale. Quinto: sfruttare tutte le potenzialità dell’intelligenza artificiale applicata in sicurezza alla space economy. Sesto: proteggere le infrastrutture spaziali italiane e garantire l’autonomia strategica del Paese per l’accesso e l’uso sicuro dello Spazio. Settimo: favorire l’accesso alle opportunità della space economy anche alle aziende non-Spazio. Ottavo: promuovere la sostenibilità della space economy.
Eccoli gli otto pilastri del Manifesto nazionale per la space economy (scaricalo qui). Il “Patto per l’economia dello Spazio” è la sintesi dei lavori degli Stati generali della space economy, un appuntamento promosso dall’Intergruppo Parlamentare per la Space Economy che ha riunito i parlamentari di tutti gli schieramenti impegnati nel dialogo tra le diverse parti politiche su un settore strategico e in continua crescita per l’economia italiana. L’evento, che si è tenuto sull’asse Milano-Torino, ha anticipato di qualche settimana lo Iac (International Astronautical Congress), che si terrà il prossimo ottobre nel capoluogo lombardo.
Indice degli argomenti
Urso: “Risorse significative per conquistare leadership nel settore”
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso,nel suo intervento, ha sottolineato che “l’aerospazio è uno dei settori del futuro per il Made in Italy: abbiamo messo in campo risorse significative per far diventare il nostro Paese un leader in questo campo e nelle prossime ore inizierà in Parlamento l’iter della prima legge quadro nazionale sulla space economy”.
Il ministro: “”Lo Spazio è uno degli asset del Piano Mattei”
“Lo Spazio – ha aggiunto Urso – è anche uno degli asset fondamentali del Piano Mattei. Io stesso, in qualità di autorità delegata allo Spazio, sono stato più volte nei mesi scorsi nel continente africano per raggiungere intese bilaterali attraverso Asi con quei paesi che stanno cominciando ad affacciarsi al settore spaziale. Presto sarò in Kenya per assegnare una nuova missione alla nostra base spaziale Luigi Broglio, a Malindi, che poco più di 60 anni fa segnò l’accesso dell’Italia allo Spazio. Grazie all’attività che abbiamo portato avanti possiamo riaffermare in maniera significativa la nostra leadership a 360 gradi rispetto a questa nuova economia in via di sviluppo”.
Italia al centro delle politiche spaziali Ue
Tornando agli otto punti della strategia italiane per la space economy, occorre evidenziare che il nostro Paese “ha consolidato un ruolo centrale nelle politiche spaziali europee grazie alla sua governance trasversale e agli investimenti continui. Il contributo italiano all’Esa e alla Commissione europea, inquadrato nell’ambito di una strategia complessiva, è cruciale per mantenere il Paese tra i leader nel settore spaziale”.
Distretti aerospaziali elemento chiave
Così come “i distretti aerospaziali ed il Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio rappresentano un elemento chiave per la competitività dell’Italia nel settore spaziale. Potenziare i distretti locali, in stretta collaborazione con università e centri di ricerca, è essenziale per attrarre investimenti e favorire l’innovazione”.
Potenziare il settore privato
Inoltre questi Stati generali hanno rimarcato che “l’obiettivo è potenziare il settore privato attraverso strumenti finanziari innovativi e partenariati pubblico-privati. Promuovere un maggiore investimento privato rinforzando il contributo pubblico è la ricetta per il successo italiano nel settore. La legge nazionale sullo spazio presentata nel 2024 offre nuove opportunità di finanziamento per start-up e Pmi italiane”.
Dalla cybersecurity alla sostenibilità
Intelligenza artificiale, formazione del capitale umano, coinvolgimento delle aziende che non operano direttamente nel settore spaziale, la cybersicurezza (come “elemento critico per proteggere le infrastrutture spaziali italiane e garantire l’autonomia strategica del Paese”) e la sostenibilità in orbita sono altri elementi cardine del Manifesto nazionale della space economy made in Italy.