LA RIORGANIZZAZIONE

Space economy, Amedeo Teti a capo del nuovo dipartimento Mimit

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Il ministero delle imprese e made in Italy guidato da Urso tiene a battesimo 4 “unità” dedicate a mandare avanti le iniziative nei vari settori di competenza. L’aerospazio fa capo alle politiche per le imprese e si occuperà anche della definizione delle norme collegate alla Legge di bilancio

Pubblicato il 19 Feb 2024

Teti Amedeo

Seguirà da vicino anche il settore strategico della space economy Amedeo Teti, 65 anni, avvocato, dirigente pubblico di lungo corso, a capo del nuovo dipartimento del Mimit che si occupa delle politiche per le imprese. Tra i suoi principali compiti c’è infatti la definizione della politica industriale nazionale in diversi comparti: dall’aerospazio all’automotive, dal sistema casa alla siderurgia, dall’abbigliamento all’agroindustria.

Dall’accesso al credito al Pnrr

Oltre alla politica industriale che confluirà nel documento “Made in Italy 2030”, nel suo nuovo incarico Teti si focalizzerà su erogazione incentivi e strumenti di garanzia per l’accesso al credito e riforma degli incentivi per renderli più accessibili (contratti di sviluppo, accordi di innovazione). E ancora: sull’agevolazione degli iter autorizzativi anche esercitando poteri sostitutivi, con un focus particolare per gli investimenti esteri e quelli legati alle risorse del Pnrr, così come sulla definizione delle norme collegate alla legge di Bilancio.

Urso: “Creati 4 nuovi dipartimenti e 9 direzioni generali”

La nomina di Teti rientra nella riorganizzazione del ministero delle Imprese e del Made in Italy voluta dal ministro Adolfo Urso: “Abbiamo innanzitutto cambiato denominazione e mission al nostro ministero che si è realizzato in questi 16 mesi di governo di Giorgia Meloni. Cambiando denominazione e mission cambiamo anche modello di organizzazione, che è anche cambio di modello di politica industriale. Abbiamo realizzato per la prima volta da tanto tempo una politica industriale in questo Paese”. Il ministro Urso poi aggiunge che “con i nostri provvedimenti, la nostra politica industriale ha come soggetto le imprese e si mette al centro la peculiarità del sistema industriale italiano, ovvero la sua eccellenza”, specificando che “la riorganizzazione è stata fatta in 63 giorni” e al suo esito ha portato alla istituzione di “4 dipartimenti e 9 direzioni generali”.

Dagli investimenti alla concorrenza

Il ministro Urso spiega che sono stati istituiti 4 dipartimenti per rispondere a quattro principali esigenze. Primo, il dipartimento per le politiche per le imprese, guidato Teti, si occupa di garantire gli strumenti necessari per realizzare gli investimenti. Il secondo per il digitale, la connettività e le nuove tecnologie, sotto la guida di Eva Spina, fornisce supporto con le tecnologie fondamentali per le transizioni digitale e green. Il terzo del mercato e tutela, con a capo ancora Teti, si occupa degli strumenti di tutela e di dare regole certe nella competizione. Il quarto per i servizi interni, finanziari, territoriali e di vigilanza, guidato da Benedetto Mineo, fornisce una presenza sul territorio con l’obiettivo di avvicinare quotidianamente alle imprese le opportunità e gli strumenti del Mimit.

Il ministro: più spazio alle donne nei ruoli di vertice

Nel presentare la riorganizzazione, Urso sottolinea inoltre che, dallo scorso assetto organizzativo, raddoppiano al Mimit le donne con incarico di dirigenza generale di prima fascia. Negli uffici di gabinetto, 2 dei 3 vice capo gabinetto e 3 dei 6 dirigenti sono donne. Nel complesso, all’esito della riorganizzazione, il 40% delle divisioni risulta guidato da donne.

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