Con il via libera al Piano Mattei, decolla il partenariato per l’aerospazio, uno dei pilastri del decreto approvato dalla Camera (dopo l’ok del Senato), per una collaborazione quadriennale tra l’Italia e gli Stati del Continente africano anche sulla space economy.
L’obiettivo dell’iniziativa, in linea generale, è di promuovere uno sviluppo economico e sociale sostenibile e duraturo dei Paesi africani e prevenire le cause delle migrazioni irregolari sulle coste italiane. Inoltre, rafforzerà il coordinamento delle iniziative pubbliche e private.
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Space economy protagonista
L’aula di Montecitorio, con 169 “sì”, 119 “no” e 3 astenuti, ha approvato definitivamente il Piano Mattei. Uno dei cardini del provvedimento è lo sviluppo e l’espansione della space economy sull’asse Italia-Paesi dell’Africa, dove il settore spaziale, a cominciare dalle telecomunicazioni satellitari, è in continua crescita sia nel pubblico che nel privato.
Dall’innovazione al digitale
Il testo approvato dalla Camera prevede la condivisione e la partecipazione degli Stati africani interessati all’individuazione, alla definizione e all’attuazione degli interventi del Piano e l’impegno compartecipato alla stabilità e alla sicurezza regionali e globali. Oltre che nell’aerospazio, saranno attuate azioni di partenariato anche nella cooperazione allo sviluppo; promozione delle esportazioni e degli investimenti; istruzione, formazione superiore e formazione professionale; ricerca e innovazione; salute, agricoltura e sicurezza alimentare; approvvigionamento e sfruttamento sostenibile delle risorse naturali, incluse quelle idriche ed energetiche; tutela dell’ambiente e adattamento ai cambiamenti climatici; ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture anche digitali; valorizzazione e sviluppo del partenariato energetico anche nell’ambito delle fonti rinnovabili, dell’economia circolare e del riciclo; sostegno all’imprenditoria e in particolare a quella giovanile e femminile; promozione dell’occupazione; turismo, cultura, prevenzione e contrasto dell’immigrazione irregolare e gestione dei flussi migratori legali.
La Cabina di regia
Per quanto riguarda la prevista Cabina di regia presieduta dal presidente del Consiglio, sempre a Palazzo Madama è stato deciso di aggiungere alla sua composizione la partecipazione di rappresentanti di imprese industriali, della Crui e del terzo settore. È stata inoltre inserita fra i compiti della Cabina di regia la promozione di “attività di incontro tra i rappresentanti della società civile, imprese e associazioni italiane ed africane con lo scopo di agevolare le iniziative di collaborazione territoriale e promozione di attività di sviluppo”.
La Struttura di missione
Oltre alla Cabina di regia, è prevista l’istituzione di una Struttura di missione a Palazzo Chigi (il decreto quantifica in 235.077 euro per il 2023 e in 2.820.903 euro per il 2024 i costi derivanti dall’istituzione della struttura). Il 30 giugno di ogni anno il Governo dovrà trasmettere al Parlamento la relazione approvata dalla Cabina di regia sullo stato di attuazione del Piano Mattei che indica anche misure per migliorare la sua attuazione.