Le tecnologie satellitari sono uno strumento indispensabile per uno sviluppo economico basato sulla sostenibilità ambientale. Ad alimentarne lo sviluppo è la ricerca scientifica, che deve sempre di più riuscire a fornire spunti e conoscenze adottabili a livello applicativo.
Lotta ai cambiamenti climatici, salvaguardia della risorsa idrica, prevenzione del dissesto idrogeologico, contenimento delle emissioni, mantenimento della biodiversità, transizione energetica, decarbonizzazione, limitazione dello sfruttamento delle risorse naturali e, congiuntamente, della produzione di rifiuti. Questi temi sono ormai presenti stabilmente nelle agende politiche, sociali ed economiche dei governi di molti paesi.
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Sviluppo economico e sostenibilità ambientale legati a stretto filo
Sviluppo economico e sostenibilità ambientale appaiono sempre di più collegate tra loro, tanto che l’Europa ha varato il Green Deal europeo, una strategia di sviluppo finalizzata a rendere sostenibile l’economia dell’UE e raggiungere due importanti risultati: ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 e azzerarle completamente entro il 2050.
Il Green Deal europeo è composto da una serie di misure di diversa natura, principalmente nuove leggi e investimenti, che trasformano l’emergenza climatica in occasione di sviluppo economico e sociale più equo e inclusivo. La green economy, intesa come economia efficiente e competitiva capace di garantire la sostenibilità ambientale, non è più quindi solo una necessità ma è sempre di più anche un’opportunità. Già nel prossimo decennio, diventerà, probabilmente, l’unico modello economico possibile, in Europa e non solo.
In questo scenario le tecnologie satellitari rappresentano uno strumento indispensabile e imprescindibile a supporto della green economy e, in termini più generali, a supporto di tutte le azioni volte al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.
L’Osservazione della Terra e i dati satellitari
I satelliti di Osservazione della Terra sono senza dubbio quelli che hanno un legame più diretto con i temi ambientali. Grazie ai loro sensori è possibile effettuare innumerevoli tipologie di misurazioni in grado, nel complesso, di indicarci lo stato di salute del nostro pianeta, di mostrarci i cambiamenti in atto su scala locale e globale, di darci informazioni essenziali per la gestione delle risorse e delle attività antropiche.
Ma ci sono anche altre tipologie di satelliti indispensabili a fini ambientali. Grazie ai satelliti dei sistemi di posizionamento globale (Gps, Glonass, Galileo, Beidou/Compass) e di telecomunicazione è possibile sviluppare sistemi di gestione e controllo in diversi settori strategici come i trasporti, l’agricoltura, la gestione delle emergenze e la salvaguardia della biodiversità.
Grazie ai satelliti meteorologici è possibile elaborare modelli per studiare e prevedere le condizioni meteo-atmosferiche su scale geografiche locali e globali e su scale temporali variabili.
Per capire il ruolo fondamentale delle tecnologie satellitari in campo ambientale basta ricordare che oltre il 50% delle variabili climatiche essenziali sono osservabili solo dallo spazio, come emerso dalla ricerca di “Space for Net Zero”, il paper del Global Future Council on Space, organo di supporto del World Economic Forum.
Servono competenze e investimenti
L’utilizzo e l’applicazione di tecnologie satellitari in campo ambientale richiedono un elevatissimo livello di competenze e ingenti investimenti ed è per questo che la ricerca scientifica gioca un ruolo fondamentale nel loro sviluppo.
I programmi e i progetti di ricerca che uniscono spazio e ambiente sono innumerevoli e interessano soggetti pubblici e privati, enti di ricerca e università, ma i loro risultati e le conoscenze acquisite rischiano di rimanere confinati nel mondo accademico, infruttuosi per un reale sviluppo tecnologico ed economico.
Il trasferimento tecnologico, la capacità di trasferire i risultati delle attività di ricerca verso una loro applicazione pratica, verso il mondo imprenditoriale, diventa quindi anche in campo ambientale e spaziale, una assoluta priorità. Creare contatti tra il mondo della ricerca scientifica e i soggetti della space economy e della green economy, incentivare la conoscenza e mettere in luce le reciproche opportunità ed esigenze appare oggi come un vero e proprio motore di sviluppo economico sostenibile.