L’amministrazione Biden ha preventivato nel proprio bilancio per l’anno fiscale 2024 un budget di 27,2 miliardi di dollari per la Nasa, ovvero 1,8 miliardi (+7%) in più rispetto al precedente con l’obiettivo di potenziare il programma Artemis, le attività di esplorazione di Marte e preparare al meglio il rientro della Stazione Spaziale Internazionale nel 2030.
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Oggi i dettagli
L’aumento è inferiore a quello preventivato nello scorso esercizio (+1,932 miliardi, +7,4%), ancora meno se si considera alla fine che la Nasa è riuscita a strappare 25,974 miliardi dopo l’iter di approvazione del Congresso. Ai fondi assegnati all’agenzia spaziale sono dedicate pagina 125 e 126 delle oltre 180 pagine del documento di bilancio e oggi stesso se ne sapranno tutti i dettagli in vista dell’approvazione.
Più soldi sulla Luna
Si sa già però che per il programma Artemis la richiesta è di 8,1 miliardi, oltre 500 milioni in più dell’anno precedente e “finanzia completamente i razzi, il veicolo, i lander lunari, le tute spaziali e i sistemi necessari a far volare gli astronauti intorno alla Luna” ha dichiarato in una conferenza stampa l’amministratore della Nasa, Bill Nelson parlando delle prossime missioni lunari previste dal programma.
I quattro astronauti di Artemis 2
L’Artemis 2 avrà un equipaggio di quattro persone, delle quali tre sono americani della Nasa e un canadese secondo quanto previsto dagli accordi che riguardano i contributi della Canada Space Agency (Csa) per il Gateway. Per l’occasione, Nelson ha annunciato che i nomi dei quattro astronauti saranno svelati nel corso di una conferenza stampa prevista per il 3 aprile e che arriverà pochi giorni dopo l’approvazione del budget Nasa 2024 definitivo.
Su Marte con l’Esa
Altra voce saliente sono i 949 milioni per il Mars Sample Return e il ritorno dei campioni raccolti dalla sonda Perseverance su Marte. Il documento della Casa Bianca fa anche riferimento alla collaborazione per la missione ExoMars, senza dare dettagli sul contributo promesso all’Esa per il rover Rosalind Franklyn, i motori del lander, il radioisotopo per le unità di riscaldamento e i servizi di lancio dopo l’estromissione della Russia dal programma.
Dalle scienze ai detriti
Le Scienze della Terra avranno 2,5 miliardi di dollari, come lo scorso anno, e con esse la navicella Landsat e tutte le missioni per l’Earth System Observatory. Alla voce che riguarda le tecnologie spaziali, il supporto per l’aeronautica e l’insegnamento delle Stem (discipline matematico-scientifiche) sono stati assegnati 1,39 miliardi e 39 milioni allo studio di nuove tecnologie per i detriti in orbita intorno alla Terra ed i rischi ad essi connessi.
Un rimorchiatore per la Iss
Quanto alla Stazione Spaziale Internazionale, il documento di bilancio assegna 180 milioni per sviluppare un “rimorchiatore spaziale” in grado di facilitare il deorbitamento previsto nel 2030 al posto del sistema russo originariamente previsto. La decisione arriva dopo che la Nasa aveva avviato lo scorso agosto un giro di consultazioni. Il rimorchiatore dovrebbe dapprima condurre la Iss su un’orbita ellittica e poi provvedere al suo rientro favorendone la disintegrazione. Il concept, una volta verificatane l’efficacia, potrebbe essere impiegato anche per altri utilizzi.