Lo Spazio è un settore di particolare rilievo per l’economia italiana. Il comparto conta più di 200 aziende (di cui l’80 per cento Pmi), 7 mila addetti in tutta la filiera e un valore di produzione pari a 2 miliardi di euro. “Le capacità italiane in questo comparto sono all’avanguardia: siamo la terza nazione al mondo ad aver lanciato un satellite in orbita e ad oggi una delle poche ad avere competenze su tutta la filiera industriale: dai lanciatori Avio ai satelliti prodotti da Telespazio, fino ad un vivaio di startup e ad una filiera di Pmi che fanno impresa anche grazie ai dati che provengono dallo spazio – sottolinea il sottosegretario allo Sviluppo Economico, con delega alle politiche e attività relative a spazio e aerospazio, Gian Paolo Manzella – Lo Spazio è un settore trainante dell’economia nazionale, un ecosistema industriale fatto di grandi e piccole imprese, di startup e centri di ricerca. Ed è nostro dovere farlo conoscere, far sapere quali siano le imprese e le potenzialità produttive dei nostri territori, perché è anche diffondendo questa ‘cultura industriale innovativa’ che si costruisce una parte decisiva del nostro futuro”.
La pubblicazione “L’industria italiana dello spazio: ieri, oggi e domani”, curata dal Mise, racconta appunto la storia e il futuro dell’industria spaziale italiana, facendo luce sullo sviluppo, sulle sfide e sulle opportunità future della nostra Space Economy.
La strategia spaziale dell’Unione europea
La strategia italiana sullo Spazio va letta nell’ambito di quella più ampia definita dall’Unione europea che mira a promuovere la sua posizione di leader nel settore dello spazio, aumentare la sua quota del mercato mondiale e sfruttare i vantaggi e le opportunità offerti dallo spazio. Basandosi sull’articolo 189 del trattato (Tfue), la Ue pertanto una nuova strategia spaziale per l’Europa incentrata su quattro obiettivi strategici.
- Massimizzare i benefici dello Spazio per la società e l’economia. Il potenziale dei dati spaziali non è ancora stato pienamente sfruttato, e neppure le più ampie possibilità offerte dalle soluzioni spaziali. Il settore spaziale deve essere meglio collegato agli altri ambiti politici ed economici a livello dell’Ue e in tutti gli Stati membri. Il potenziale dei programmi spaziali dell’Ue Copernicus, Egnos e Galileo deve essere sfruttato meglio. La Commissione persegue l’obiettivo di ottimizzare i benefici che lo spazio apporta alla società e all’economia dell’Ue. A tal fine occorre rilanciare la domanda tra gli utilizzatori pubblici e privati, agevolare l’accesso e l’utilizzo dei dati spaziali e promuovere lo sviluppo e l’utilizzo di applicazioni a valle innovative. Occorre inoltre garantire la continuità e lo sviluppo orientato agli utenti dei programmi spaziali dell’Ue.
- Promuovere un settore spaziale europeo competitivo e innovativo a livello mondiale. L’Europa deve mantenere e rafforzare ulteriormente la sua capacità di livello mondiale di concepire, sviluppare, lanciare, gestire e sfruttare sistemi spaziali. A tal fine la Commissione sosterrà la competitività dell’intera catena di approvvigionamento e di tutti gli attori, dall’industria alle organizzazioni di ricerca. Essa creerà inoltre le condizioni propizie alla nascita di un ecosistema imprenditoriale, aprendo nuove fonti di finanziamento, creando nuove opportunità imprenditoriali ed operando affinché ne risulti un vantaggio per le imprese in tutti gli Stati membri.
- Rafforzare l’autonomia dell’Europa nell’accesso e suo dello Spazio in un contesto sicuro. Lo Spazio sta diventando un ambiente sempre più soggetto alla concorrenza e alla competizione. Nuovi concorrenti, sia pubblici che privati, stanno emergendo in tutto il mondo, in parte incentivati dalla riduzione dei costi di sviluppo e di lancio di satelliti. Nello spazio si stanno anche manifestando crescenti minacce: detriti spaziali, minacce informatiche oppure l’impatto dei fenomeni meteorologici spaziali. Questi cambiamenti renderanno sempre più importanti le sinergie tra il settore civile e il settore della difesa. L’Europa deve sfruttare i suoi punti di forza e utilizzare le capacità spaziali per soddisfare le esigenze di sicurezza degli Stati membri e dell’Ue. La Commissione consoliderà il sostegno dell’Ue all’accesso autonomo allo spazio aggregando la domanda di servizi di lancio per offrire visibilità al settore e ridurre i costi di attuazione; sostenendo gli sforzi di ricerca e innovazione, in particolare per garantire la capacità dell’Europa di reagire ai cambiamenti di grande portata, anticipandoli (riutilizzabilità, piccoli lanciatori); esaminando modalità per sostenere le infrastrutture di lancio europee laddove necessario per realizzare gli obiettivi strategici o soddisfare le esigenze dell’Ue; incoraggiando lo sviluppo di mercati commerciali per nuove attività spaziali.
- Rafforzare l’Europa quale attore globale e promuovere la cooperazione internazionale. La Commissione agirà di concerto con l’Alto rappresentante e gli Stati membri per promuovere i principi internazionali di comportamento responsabile nello spazio extra-atmosferico nel quadro delle Nazioni Unite e di altri consessi multilaterali. L’Ue dovrebbe assumere un ruolo guida nell’affrontare le sfide connesse alla proliferazione di attori, oggetti spaziali e detriti spaziali, nel rispetto delle convenzioni delle Nazioni Unite relative allo spazio. Inoltre, la Commissione si avvarrà dei programmi spaziali dell’Ue per contribuire all’impegno internazionale e trarne vantaggio mediante iniziative quali il Sistema di sistemi per l’osservazione globale della terra (Geoss) e il Comitato sui Satelliti per le osservazioni della Terra (Ceos) con Copernicus o l’iniziativa di ricerca e salvataggio (Cospas-Sarsat) con Galileo. Essa sosterrà anche la politica di vicinato e la politica di sviluppo dell’Ue, come già succede in Africa con Copernicus e Egnos, e il monitoraggio degli obiettivi di sviluppo sostenibile. La Commissione parteciperà attivamente al dialogo internazionale sull’esplorazione spaziale, insieme agli Stati membri e all’Esa, promuovendo posizioni comuni europee
Le misure della strategia sono concepite tenendo presente un criterio fondamentale: l’attuazione concreta. Esse sono intese a promuovere partenariati tra la Commissione, gli Stati membri, l’Esa e la Gsa, insieme a tutte le altre agenzie interessate, come Eumesat, i soggetti interessati, l’industria, la ricerca e le comunità di utenti.