Earth di cui ha parlato oggi Elena Grifoni-Winters, Capo Gabinetto del direttore generale dell’Agenzia spaziale europe (Esa), nel corso dell’evento – “Il pianeta che cambia – Uno sguardo dall’alto” – organizzato da Esa, Agenzia Spaziale Italiana (Asi)
e Università di Milano, in collaborazione con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, parte delle iniziative nell’ambito della Pre-Cop.Si tratta di un programma “estremamente complesso” che “non potrà essere solo europeo ma globale”, perché il cambiamento climatico è un problema globale, per il quale serviranno “decine di miliardi di euro e che si svilupperà nella prossima decade e
sarà quindi pronto tra 10 e più anni”.
Perché, ha aggiunto, gli strumenti spaziali offrono dati di osservazione fondamentali, ma “osservare non basta più. Bisogna fare qualche cosa di nuovo, mettere insieme dei sistemi che ci aiutino a ridurre o almeno a contenere questa evoluzione pericolosa del nostro clima”.
Grifoni-Winters ha ricordato che l’Esa è il portale dell’Europa nello spazio a tutto campo e che l’Italia, oltre a essere il terzo Paese finanziatore, offre un importante contributo intellettuale fatto di scienza e di tecnologia. Il budget annuale che l’Europa investe nello spazio è di 6,5 mld di euro, pari a un costo di 12 euro l’anno per ogni cittadino europeo.