Mira alla realizzazione di programmi e studi di comune interesse, ma anche all’organizzazione di corsi di formazione specialistica e di aggiornamento professionale, l’accordo quadro siglato tra il Ministero della Difesa e l’Agenzia spaziale italiana (Asi), soggetti che oggi rappresentano gli attori istituzionali più rilevanti per lo sviluppo del settore spaziale nazionale.
L’accordo, la cui firma è avvenuta alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Cavo Dragone, e del presidente Asi Giorgio Saccoccia, tiene conto del mutato scenario normativo di riferimento e introduce nuove tematiche di cooperazione sulla ricerca ed innovazione tecnologica e su progetti e studi che possono essere sviluppati dalle due amministrazioni.
L’importanza della sinergia
La logica di fondo conferma quindi l’importanza della sinergia del settore spaziale, entro cui progettualità istituzionali possono essere sviluppate congiuntamente a beneficio della collettività. “La costante evoluzione dei rischi e delle minacce nel settore spaziale – spiegano infatti i protagonisti dell’accordo – richiede una forte partnership tra attori civili e militari nel ricercare soluzioni tecnologiche e operative utili a prevenire incidenti e interruzioni dei servizi”.
“La cooperazione con l’Asi – fa presenta il Ministero della Difesa – costituisce da anni uno dei riferimenti principali per l’attuazione della politica spaziale della Difesa che consente così di rafforzare questo rapporto biunivoco in settori tecnologici e capacitivi emergenti, come quello della Space situational awareness, e in diversi campi della ricerca scientifica”.