Il secondo satellite Cosmo-SkyMed di seconda generazione (Csg) è finalmente pronto e, dopo il lancio avvenuto il I febbraio da Cape Canaveral con un Falcon 9, ha superato la fase di test e di qualifica di volo raggiungendo la piena operatività.
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Affiancamento più che sostituzione
Con la seconda unita, Cosmo-SkyMed di seconda generazione prosegue il programma di sostituzione delle quattro di prima generazione (Csk) lanciate tra il 2007 e il 2010 e anch’esse realizzate da Thales Alenia Space per l’Agenzia Spaziale Italiana e per il Ministero della Difesa che da sempre finanziano il programma della prima costellazione ad utilizzo duale. In realtà, tutte e quattro le unità di prima generazione sono ancora in funzione e dunque, più che di sostituzione, si può parlare di affiancamento per il primo sistema satellitare duale, ovvero per uso sia civile sia militare.
Prestazioni superiori, vita più lunga
Per quanto riguarda la parte civile, Cosmo-SkyMed fornisce servizi di Osservazione della Terra grazie al suo sensore Sar (Radar ad Apertura Sintetica) che lavora in banda X, dunque anche in presenza di nuvole e senza la luce solare, raccogliendo immagini della superficie sia a campo stretto, con risoluzione ultra-fine, sia a campo largo. La seconda generazione presenta miglioramenti, innovazioni e soluzioni che ne incrementano le prestazioni e persino la vita operativa prevista.
Satelliti quasi tutti italiani
È cresciuto dunque il numero e la qualità dei servizi fornibili ai clienti e anche quello delle applicazioni possibili che includono, tramite la raccolta di immagini, la sicurezza, la sorveglianza dei territori e la previsione e l’analisi di eventi calamitosi, dovuti sia a cause naturali che antropiche. Thales Alenia Space si è occupata anche del sistema End to End; Telespazio è responsabile del segmento di terra, della logistica e delle operazioni; Leonardo ha fornito i sensori di assetto stellare, i pannelli fotovoltaici e le unità elettronica per la gestione della potenza elettrica.
Altri due lanci con Vega-C
A gestire dal punto di vista commerciale i servizi di Cosmo-SkyMed di prima e seconda generazione in tutto il mondo ci pensa invece e-Geos, società all’80% di Telespazio e per il 20% di Asi. Come è noto, lo scorso agosto, per i 15 anni dalla messa in orbita del primo satellite, è stata attuata una rimodulazione delle tariffe che abbassa i costi dei servizi e li annulla per le istituzioni italiane. Per Gsc sono previsti altri due lanci, il primo dei quali nel 2024 con Vega-C, il nuovo vettore realizzato in gran parte con tecnologia italiana.