L'ACCORDO TRIENNALE

Confindustria e Intesa Sanpaolo: 150 miliardi per l’innovazione delle imprese

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Plafond dedicato a transizione digitale, sostenibilità, rafforzamento patrimoniale e sostegno alle filiere. Il presidente di viale dell’Astronomia, Bonomi: “Effetto moltiplicatore delle risorse messe a disposizione per gli investimenti pubblici dal Pnrr”. Il ceo del gruppo bancario, Messina: “Bisogna dare vita ad un’economia strutturalmente più robusta”. Riflettori anche sull’aerospazio

Pubblicato il 18 Ott 2021

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150 miliardi a disposizione delle imprese italiane per promuovere l’evoluzione del sistema produttivo facendo leva su tre driver: competitività, innovazione, sostenibilità. Questo il maxi stanziamento annunciato da Confindustria e Intesa Sanpaolo in occasione della firma da parte di Carlo Bonomi e Carlo Messina del nuovo Accordo per la crescita delle imprese italiane che consolida e rilancia la collaborazione più che decennale che ha già consentito di supportare decine di migliaia di imprese e pmi con credito per oltre 200 miliardi di euro.

“Il plafond di 150 miliardi messo a disposizione delle imprese consentirà di attivare investimenti privati, generando un effetto moltiplicatore delle risorse messe a disposizione per gli investimenti pubblici dal Pnrr, e creando nuove prospettive di crescita sostenibile per il sistema produttivo italiano e per l’intero Paese – sottolinea il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi – Dobbiamo accompagnare il Paese verso l’uscita dalla crisi pandemica. Insieme al programma di riforme da perseguire senza indugio, serve agire sui driver di crescita. La nostra economia sta attraversando trasformazioni epocali. La transizione ambientale, energetica e digitale investirà intere filiere produttive e avrà un impatto forte anche sulle comunità”.

Da parte sua Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo evidenzia che “il nostro Paese registra una ripresa consistente e superiore rispetto alla media europea. Ora la vera sfida, anche alla base di questo accordo, è far sì che tale ripresa si consolidi nel tempo e sia diffusa, dando vita ad una economia strutturalmente più robusta, in grado di sostenere livelli di crescita del Pil stabilmente maggiori di quelli cui siamo abituati. Il plafond, attivato per la fase di rilancio e per l’indispensabile transizione ecologica e tecnologica in cui ogni comparto industriale è coinvolto, rientra nell’ambito del nostro impegno complessivo ad attivare, nell’arco del Pnrr, erogazioni a medio lungo termine per oltre 410 miliardi da qui al 2026, di cui 270 miliardi per le imprese, al fine di accelerare, attraverso la mobilitazione degli investimenti privati, la digitalizzazione, i progetti infrastrutturali e ambientali, il rafforzamento del sistema sanitario, la ricerca, la coesione sociale che sono anche al centro della nostra collaborazione con Confindustria e delle strategie del Gruppo”. Messina ha anche evidenziato che uno dei settori chiave su cui puntare è l’aerospazio: “è importante ed è una filiera in cui ci sono imprese italiane che sono leader mondiali. Abbiamo una filiera diffusa e abbiamo un punto di forza non indifferente”, ha detto il manager.

Digitalizzazione e innovazione, rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale, potenziamento delle filiere, sostenibilità sono al centro dell’Accordo di durata triennale. Riguardo specificamente al capitolo digitalizzazione e innovazione “per affrontare la transizione digitale e garantire una crescita sostenibile e duratura, Intesa Sanpaolo mette a disposizione delle imprese strumenti e programmi per migliorare i processi produttivi, ricorrendo a nuove tecnologie e metodologie. Nell’ambito del nuovo Accordo, sarà centrale l’impegno a supportare i nuovi investimenti, così come la consulenza per cogliere i benefici offerti dal piano Transizione 4.0 della Legge di Bilancio 2021”, si legge nella nota che annuncia l’accordo. Riguardo alla sostenibilità i riflettori sono puntati sull’adozione di strategie di crescita fondate sull’evoluzione verso il modello della circular economy. In particolare, Intesa Sanpaolo ha attivato un plafond per i nuovi S-Loans, una linea specifica di finanziamenti sostenibili, che si affianca a un plafond destinato agli investimenti in Circular Economy.

L’Accordo prosegue la collaborazione già avviata con Confindustria anche con il protocollo specifico nell’ambito del programma “Sviluppo Filiere” di Intesa Sanpaolo, che sarà esteso a nuovi comparti produttivi garantendo lo sviluppo sostenibile, inclusivo e d’eccellenza, per incrementare occupazione e investimenti. In un mercato e in un contesto di rilancio come quello attuale, il rapporto di filiera può diventare uno straordinario moltiplicatore e facilitatore per l’accesso al credito da parte delle imprese minori, facendo leva sulla forza e solidità dei champion del Made in Italy e del loro merito di credito, di cui possono beneficiare tutti i fornitori. Dall’avvio del programma nel 2015, Intesa Sanpaolo ha sostenuto oltre 780 filiere, coinvolgendo circa 20 mila fornitori con un giro d’affari complessivo di 90 miliardi di euro.

Inoltre Intesa Sanpaolo e Confindustria si impegnano ad adottare e promuovere azioni a sostegno dell’occupazione, della formazione e della continuità aziendale, in particolare della gestione del passaggio generazionale, incentivando l’imprenditoria femminile e lo smart working.

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