Rafforzare e razionalizzare la guida e l’efficienza dell’Asi, l’Agenzia spaziale italiana. E’ questo l’obiettivo del governo guidato da Mario Draghi che cambia la governance dell’Asi: si punta, viene spiegato nel provvedimento, a semplificare e accelerare la realizzazione sia dei progetti in materia spaziale e aerospaziale attribuiti all’Agenzia sia dei programmi di ricerca coordinati dal ministero dell’Università. La norma prevede che sia il presidente del Consiglio “o il ministro o sottosegretario delegato” a esercitare “i poteri di indirizzo, coordinamento, programmazione e vigilanza” dell’Asi, mentre al ministero dell’Università e della ricerca eserciterà “poteri di indirizzo strategico limitatamente all’attivita’ di ricerca scientifica svolta dall’Asi”.
Le risorse nel Pnrr
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza stanzia per l’Asi 900 milioni per i i progetti SatCom, in orbit economy e space factory. Per il settore Spazio più in generale sono stati già attivati 1,2 miliardi di euro con Esa per l’osservazione della Terra e i lanciatori e 90 milioni a Cdp Venture per le start-up dello spazio.
Nelle scorse settimane Vittorio Colao, ministro per la Transizione digitale ha presentato i principali traguardi raggiunti negli ultimi mesi, tra i quali: l’accordo Italia-Francia sui lanciatori, l’intesa con Esa sulla costellazione satellitare per l’osservazione terrestre e le iniziative di accesso allo spazio che vale circa 1,3 miliardi e infine l’assegnazione all’Asi di ulteriori fondi, grazie al Pnrr per quasi 900 milioni di euro. Quest’ultimi riguarderanno progetti su comunicazioni satellitari sicure, sviluppo dell’economia dei servizi in orbita, gestione del traffico spaziale e potenziamento della capacità manifatturiera della nostra industria spaziale.
Come già fatto in altre sedi, Colao ha confermato che Cdp Ventures, avrà un fondo di 90 milioni di euro a sostegno di iniziative imprenditoriali ad alto contenuto di innovazione, dunque start-up, acceleratori di imprese e progetti di trasferimento tecnologico in ambito spaziale. Per quest’ultimi è previsto sia un intervento diretto, da finanziare insieme a Cassa Depositi e Prestiti, sia indiretto chiamando a partecipare fondi specializzati come private equity e venture capital. “Vogliamo alimentare un ecosistema di investimenti a sostegno del settore” ha dichiarato l’ex amministratore delegato di Vodafone e RCS MediaGroup.