Il CRS4, Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna, si occupa di studi scientifici e di sviluppo tecnologico basati sull’utilizzo di tecnologie computazionali abilitanti e sulla loro applicazione nei settori della società dell’informazione, dell’energia e dell’ambiente, delle bioscienze, dell’aerospazio, dell’informatica visuale e ad alta intensità di dati, delle infrastrutture computazionali e dei progetti smart. Tra i programmi di ricerca si evidenzia quello sul quantum computing, finalizzato alla sicurezza informatica e alla soluzione di problemi computazionali complessi che i supercomputer tradizionali non sono in grado di risolvere.
Il Centro nasce per volontà della Regione Sardegna nel 1990 sotto la guida del Premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia. Attualmente è localizzato nel Parco scientifico e tecnologico di Pula (Cagliari) e il suo socio unico è l’agenzia regionale Sardegna Ricerche.
La storia del CRS4 è nota a tutti. Negli anni ’90 nasce il primo sito web in Italia, www.crs4.it, si fornisce il contributo alla nascita del primo quotidiano online in Europa, L’Unione Sarda e viene ideato il primo motore di ricerca italiano, Search in Italy. Successivamente, tra i più importanti obiettivi raggiunti si ricorda l’utilizzo di supercomputer dedicati al calcolo ad alte prestazioni, l’elaborazione tridimensionale del complesso scultoreo Mont’e Prama, risalente alla civiltà nuragica dell’omonima località sita nel Sinis di Cabras nella Sardegna centro-occidentale e la messa a disposizione del cluster di calcolo a Luna Rossa per l’ultima sfida alla coppa America del 2021.
Le tematiche studiate al CRS4 hanno un impatto economico e sociale elevato, rispondono alle esigenze del mercato globale, della collettività locale e favoriscono lo sviluppo di nuovi processi, nonché prodotti e servizi ad elevato contenuto tecnologico.
Le attività di ricerca e sviluppo si svolgono principalmente nell’ambito di progetti che assicurano una forte sinergia tra le finalità di utilità pubblica e sociale oltre che generare adeguate ricadute economiche sul territorio. Non da ultimo, sono in grado di fornire un prezioso contributo nei settori emergenti legati all’aerospazio, al digitale, all’energia, alla medicina predittiva, al turismo e beni culturali, nell’ambito del progetto ecosistemi dell’innovazione, avente per capofila l’Università di Sassari.
Attualmente la forza del Centro è rappresentata dai suoi servizi all’avanguardia: un’infrastruttura per il supercalcolo caratterizzato sia da un data center in grado di ospitare sino a 5 Petabyte di informazioni sia da una dotazione di risorse computazionali allo stato dell’arte; una piattaforma di sequenziamento di nuova generazione tra le più grandi in Italia – Next Generation Sequencing Core Facility – connessa con le proprie risorse computazionali, capace di eseguire operazioni su larga scala che vanno dalla produzione dei dati alla loro analisi; una piattaforma operativa di comando e controllo – Ubiquitous Digital Platform – per supportare la gestione delle smart city, il processo decisionale e la pianificazione dello sviluppo territoriale nonché gli interventi in caso di emergenza.
Le sfide più importanti che il CRS4 si troverà ad affrontare nel prossimo triennio riguardano l’incremento della numerosità di ricercatori e tecnologi che si occuperanno di tematiche relative alla quantum information technology, come pure alla realtà estesa e aumentata che possono trovare importanti applicazioni rispettivamente nella simulazione modellistica per il settore aerospaziale e nel mondo del Web 3.0. In questo scenario, assume particolare rilevanza la nostra partecipazione alla realizzazione del Centro nazionale Hpc, big data e quantum computing, coordinato da Infn.