IL FUTURO DELL’ISS

Stazione spaziale internazionale, SpaceX in campo per il deorbit: appalto da 843 milioni di dollari



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La Nasa affida alla società di Elon Musk lo sviluppo dei veicolo che sarà fondamentale in vista della fine dell’operatività prevista nel 2030. Ken Bowersox “Puntiamo a garantire una transizione sicura e responsabile nell’orbita bassa terrestre”

Pubblicato il 2 lug 2024



ISS

La Nasa ha scelto SpaceX per sviluppare e costruire un veicolo in grado di deorbitare la Stazione spaziale internazionale (Iss), in modo sicuro e controllato dopo la fine della sua vita operativa nel 2030, evitando al contempo eventuali rischi per le aree popolate sulla Terra. In una nota, l’Agenzia spaziale americana spiega che il contratto con la società di Elon Musk ha un valore totale di 843 milioni di dollari. Mentre il servizio di lancio per il veicolo di deorbita sarà appaltato in un secondo momento.

Transizione sicura

“La scelta di un veicolo americano per la Stazione spaziale internazionale aiuterà la Nasa e i suoi partner a garantire una transizione sicura e responsabile nell’orbita bassa terrestre al termine delle operazioni della stazione. Questa decisione supporta anche i piani della Nasa per le future destinazioni commerciali e consente di continuare a utilizzare lo spazio vicino alla Terra”, ha dichiarato Ken Bowersox, amministratore associato per la direzione di missione operazioni spaziali nella sede centrale della Nasa Washington: “Il laboratorio orbitale rimane un progetto per la scienza, l’esplorazione e le partnership nello spazio a beneficio di tutti”.

La Nasa gestirà la missione

Mentre SpaceX svilupperà la navicella in orbita, la Nasa ne assumerà la proprietà dopo lo sviluppo e la gestirà per tutta la durata della sua missione. Insieme alla stazione spaziale, si prevede che anche la navicella autodistrugga durante il processo di rientro.

Cinque agenzie alleate

Dal 1998, cinque agenzie spaziali, Csa (Agenzia apaziale canadese), Esa (Agenzia spaziale europea), Jaxa (Japan aerospace exploration agency), Nasa (National aeronautics and space administration) e la compagnia spaziale statale Roscosmos, gestiscono la Stazione Spaziale Internazionale e ciascuna agenzia è responsabile della gestione e del controllo dell’hardware che fornisce.

Iss attiva fino al 2030

La stazione è stata progettata per essere interdipendente e per funzionare si basa su contributi provenienti da tutta la partnership. Stati Uniti, Giappone, Canada e i Paesi partecipanti all’Esa si sono impegnati a gestire la stazione fino al 2030. La Russia si è impegnata a proseguire le operazioni della stazione almeno fino al 2028. Il deorbitaggio sicuro della Stazione spaziale internazionale è responsabilità di tutte e cinque le agenzie spaziali.

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