SpaceX ha lanciato satelliti militari per conto della Us Space Force, utilizzando il mega razzo Falcon Heavy. Il più potente vettore al mondo è tornato a volare per la quarta volta in assoluto e dopo oltre tre anni dall’ultimo decollo nel giugno 2019.
Nella fitta nebbia che avvolgeva la mattina del 1° novembre il Kennedy Space Center della Nasa a Cape Canaveral in Florida, la folla radunata al sito di lancio non ha potuto nemmeno vedere la rampa a 5 chilometri di distanza, ma ha solo sentito il rombo dei 27 motori Merlin del primo stadio del razzo che è partito regolarmente dal Pad 39A. Il Falcon Heavy, che consiste in 3 booster primo stadio Falcon 9 modificati, ha trasportato nello Spazio payload segreti verso l’orbita geostazionaria per le forze armate americane in una missione chiamata Ussf-44.
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Satelliti militari per in orbita alta
Entrambi i booster laterali, che si sono staccati due minuti dopo il decollo, sono tornati a Cape Canaveral e sono atterrati uno accanto all’altro in una sequenza di 30 secondi l’uno dall’altro. Lo stadio centrale, la cui intera energia era necessaria per portare i satelliti della Space force all’orbita extra alta prevista a circa 35.400 chilometri sopra la Terra, è invece finito in mare nell’Oceano Atlantico dopo 4 minuti dal lancio. Poco dopo, anche le due metà della carenatura che proteggevano i payload dell’Ussf-44 si sono separati ed hanno cominciato il loro rientro nell’atmosfera terrestre. A portare i satelliti in orbita ha provveduto lo stadio superiore del mega razzo.
Falcon Heavy, i lanci precedenti
Questo è stato il quarto volo di un Falcon Heavy di SpaceX. Il primo è stato nel 2018 per il lanciato nello Spazio della decappottabile rossa Tesla Roadster del capo della società, il miliardiario Elon Musk. I successivi due lanci sono eseguiti nel 2019 per il trasporto di satelliti.