I governi degli Stati Uniti e dell’India hanno concordato di lavorare insieme sullo Spazio. Il governo di Nuova Delhi infatti ha firmato gli Accordi Artemis e i due paesi pianificano una missione congiunta sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss).
Usa e India hanno reso noti questi loro progetti, che rientrano in una più ampia partnership, durante la visita del primo ministro indiano Narendra Modi negli Stati Uniti. Una visita che ha previsto anche una conferenza stampa congiunta alla Casa Bianca con il presidente Joe Biden.
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Gli Accordi di Artemis
L’India è diventata la 27esima nazione a firmare gli Accordi di Artemis. “Prendendo questa decisione, abbiamo fatto un grande balzo in avanti nella nostra cooperazione spaziale”, ha detto Modi.
I due governi hanno raggiunto un accordo affinché la Nasa e l’agenzia spaziale indiana Isro sviluppino “un quadro strategico per la cooperazione del volo spaziale umano” entro la fine dell’anno. L’Agenzia spaziale americana ha già accettato all’inizio di quest’anno di fornire un “addestramento avanzato” a un astronauta indiano presso il Johnson Space Center.
Lancio congiunto verso l’Iss
Le agenzie spaziali dei due Paesi hanno l’obiettivo di eseguire un lancio congiunto verso la Stazione spaziale internazionale nel 2024. Con la Nasa che potrebbe portare un astronauta indiano sull’Iss.
L’India sta sviluppando la propria navicella spaziale con equipaggio, Gaganyaan, ma è in ritardo rispetto al programma originale fissato da Modi nel 2018 per eseguire un volo con equipaggio nel 2022. Quella prima missione con equipaggio è ora prevista non prima del 2025, dopo una serie di test senza equipaggio e di test di voli di prova orbitali.
Un radar per le scienze della Terra
Questo nuovo accordo si aggiunge alla cooperazione già esistente con la Nasa in alcuni progetti spaziali, tra cui la missione di scienze della Terra Nasa-Isro Synthetic Aperture Radar (Nisar), ossia un radar fornito dall’Agenzia americana e installato su un veicolo spaziale costruito da Isro che dovrebbe essere lanciato nello Spazio all’inizio del prossimo anno con un razzo indiano.
Un laser per le onde gravitazionali
Inoltre l’India ha approvato un investimento di 318 milioni di dollari per costruire un Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory, che funzionerà in tandem con strutture simili negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone per studiare le onde gravitazionali, le quali forniscono informazioni sulle origini dell’universo.
Infine l’Us Geological Survey e Isro stanno negoziando uno scambio bilaterale di dati che consentirà una maggiore conoscenza della Terra, anche per una serie di applicazioni, come la resilienza climatica, lo sviluppo sostenibile e la gestione delle risorse naturali e il supporto alla gestione dei disastri naturali.