LA STRATEGIA

Satelliti Leo, la Nasa punta a una presenza umana continua



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L’Agenzia Usa va avanti sul piano che prevede sempre più astronauti in orbita. E spinge sulla transizione della Iss

Pubblicato il 20 dic 2024



Aerospazio, pianeti, orbita, terra, satellite, satelliti

Nuovo passo avanti del piano della Nasa per portare astronauti in orbita sempre più, mentre l’agenzia spaziale americana procede anche con la transizione dalla Stazione Spaziale Internazionale (Iss) alle stazioni commerciali entro la fine del decennio.

Più astronauti in orbita

La Nasa punta sull’orbita terrestra bassa (Leo). Lo conferma la versione finale della strategia di microgravità in orbita terrestre bassa. Questo documento deline gli obiettivi relativi a scienza, tecnologia e “altre aree associate a una presenza umana in Leo”.

La bozza di questo piano, resa nota ad agosto e che la Nasa ha pubblicato in via definitiva a metà dicembre, aveva innescato a suo tempo una discussione su che cosa intendesse l’Agenzia spaziale con il suo obiettivo di una “presenza umana continua” in orbita Leo.

Discussione aperta

Come ha ricordato il sito Spacenews, il vice amministratore della Nasa Pam Melroy, in un discorso al Congresso Astronautico Internazionale di Milano in ottobre, si era chiesto: “È un battito cardiaco continuo o una capacità continua?”. E aveva aggiunto con una punta polemica: “Mentre inizialmente speravamo che questo sarebbe semplicemente emerso da questo processo, ne stiamo ancora parlando”.

Missioni da 6 mesi a un anno

Al dubbio sollevato da Melroy risponde ora la versione finale del piano della Nasa: “Una conclusione fondamentale derivata dallo sviluppo della strategia di microgravità in orbita terrestre bassa dell’Agenzia è il concetto di ‘battito cardiaco continuo’ – si legge nel documento -. Con il deorbita pianificato della Stazione spaziale internazionale nel 2030, è chiaro che l’esigenza primaria della Nasa sono voli di lunga durata da sei mesi a un anno per mitigare i rischi per i futuri viaggi su Marte”.

Difesa della leadership

La strategia messa a punto dall’Agenzia americana evidenzia che le missioni più brevi, della durata compresa tra uno e sei mesi, “avranno un valore limitato”. Ha anche citato la necessità di mantenere una “diversità di fornitori” per garantire un accesso continuo in orbita bassa.

“Con l’ulteriore motivazione a mantenere la leadership nello spazio, è logicamente richiesto un ‘battito cardiaco continuo’ nell’era delle destinazioni commerciali in orbita terrestre bassa”.

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