Entro la fine dell’anno l’Arabia Saudita invierà la sua prima donna astronauta in missione spaziale. È l’ultima mossa di Riad per rinnovare la sua immagine ultra-conservatrice. Rayyana Barnawi si unirà al collega saudita Ali Al-Qarni in una missione di 10 giorni alla Stazione Spaziale Internazionale (Iss). È quanto riferisce l’agenzia di stampa saudita Spa.
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Il volo con la navicella SpaceX Dragon
Barnawi e Al-Qarni voleranno verso la Iss a bordo di una navicella SpaceX Dragon, come parte di una missione questa primavera della compagnia spaziale privata Axiom Space. A bordo dell’Ax-2 ci saranno anche Peggy Whitson, ex astronauta della Nasa che effettuerà il suo quarto volo verso la Iss, e John Shoffner, un uomo d’affari del Tennessee che fungerà da pilota. L’equipaggio dell’Ax-2 sarà lanciato su un razzo SpaceX Falcon 9 dal Launch Complex 39A del Kennedy Space Center della Nasa in Florida.
Il lancio nel secondo trimestre 2023
“L’Arabia Saudita invierà i suoi primi astronauti sauditi donna e uomo sulla Stazione spaziale internazionale (Iss) nel secondo trimestre del 2023“, spiega ancora una nota dell’agenzia Spa. L’invio di Rayana Barnawi e Ali Al Qarni sarà organizzato dagli Stati Uniti, con l’obiettivo in particolare di “beneficiare delle promettenti opportunità offerte dal settore spaziale e dalle sue industrie su scala globale”, ha aggiunto Spa.
Preceduti da un astronauta emiratino
Barnawi e Qarni saranno preceduti di poco da un emiratino, Sultan al Neyadi, che diventerà il primo astronauta di un Paese arabo a trascorrere sei mesi nello spazio quando volerà verso la Iss il prossimo 26 febbraio a bordo di un veicolo spaziale SpaceX.
Il più grande esportatore mondiale di greggio, il regno ultraconservatore sta cercando di diversificare la sua economia e migliorare la sua immagine attraverso vari progetti e annunci, in particolare in un contesto di critiche ricorrenti di gravi violazioni dei diritti umani.