LA MISSIONE

Osservazione della Terra, in orbita il cubesat della Commissione Ue

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A bordo del volo di Vega dedicato ai satelliti per Thailandia e Taiwan anche una serie di dispositivi per le istituzioni. Il Proba-V Companion volerà a 564 km di altitudine per eseguire mappature congiunte della vegetazione globale con i due satelliti europei Copernicus Sentinel-2

Pubblicato il 09 Ott 2023

Décollage champ large, le 08/10/2023. | Wide view lift-off. 10/08/2023.

La missione Vega di Arianespace è decollata con successo dallo spazioporto europeo di Kourou, nella Guyana francese, con due satelliti di osservazione della Terra, Theos-2 e Formosat-7R Triton, e dieci cubesat del carico ausiliario.

Missione compiuta

Dopo il decollo dallo spazioporto europeo, il lanciatore Vega è volato alimentato dai primi tre stadi per un po’ più di sei minuti prima della separazione dello stadio superiore dal terzo stadio, Zefiro 9. Lo stadio superiore Avum si è acceso due volte prima di rilasciare contemporaneamente i due satelliti principali ad un’altitudine di 601 km. Dopo altre due accensioni dell’Avum, i dieci cubesats del carico ausiliario si sono separati, segnando così la fine della missione VV23, un’ora, 43 minuti e 58 secondi dopo il decollo. Una quinta e ultima accensione dell’Avum ha deorbitato il lanciatore.

I nuovi satelliti in orbita

Con questo lancio, Vega ha messo in orbita con successo Theos-2 (Thailand Earth Observation System-2), un satellite ottico per l’osservazione della Terra ad altissima risoluzione, fornito da Airbus Defence e Space per supportare le principali priorità di sviluppo del Regno di Thailandia. Il Formosat-7R Triton, un satellite sperimentale progettato e prodotto da Tasa (Taiwan Space Agency), svolgerà invece un duplice ruolo: è sia un satellite meteorologico sia un satellite scientifico.

Riguardo ai cubesat per missioni istituzionali e la Commissione Europea, tutti i comandi di separazione sono stati eseguiti correttamente; la conferma di separazione è stata acquisita per 8 satelliti; mentre la separazione degli ultimi due satelliti deve ancora essere confermata.

La versatilità di Vega

”Congratulazioni al team Arianespace e ai loro partner, tra cui Avio, Esa e Cnes, per questo positivo lancio Vega”, ha affermato Stéphane Israël, ceo di Arianespace, dopo la separazione dell’ultimo satellite: “Mettendo diversi satelliti in orbita, Vega ha dimostrato la sua versatilità unica. Desidero ringraziare i nostri clienti, Airbus Defence and Space per la Thailandia, l’Agenzia Spaziale di Taiwan, e gli operatori sponsor dei cubesat, tra cui la Commissione Europea, per la loro fiducia”.

”Siamo molto soddisfatti del successo della missione,” ha dichiarato Giulio Ranzo, ceo di Avio: “Il lavoro congiunto dei team Avio, Arianespace ed Esa ha permesso di utilizzare il lanciatore Vega, al fine di ridurre al minimo i cambiamenti di pianificazione per i clienti, dimostrando resilienza e impegno”.

Test per nuove tecnologie

Sono le tre missioni lanciate di dimostrazione e validazione in orbita (Iod/Iov) a bordo del lanciatore europeo Vega volo VV23 che rientrano nell’ambito del programma di ricerca e innovazione Horizon 2020. Le tre missioni, sei satelliti e nove esperimenti, consentiranno di testare tecnologie con un’ampia gamma di applicazioni.

Il programma Iod/Iov dell’Unione europea consente di testare gli esperimenti in orbita e di ottenere un’eredità di volo (validazione in ambiente reale) per scopi scientifici, pubblici o commerciali. Il test delle tecnologie in orbita è il passo finale prima di immetterle sul mercato. Attraverso queste tre missioni, l’Ue, con il supporto dell’Agenzia spaziale europea, sta colmando il divario tra lo sviluppo di una tecnologia e la sua commercializzazione.

Dalla vegetazione al ghiaccio marino

Più in dettaglio, il satellite Proba-V Companion CubeSat volerà a 564 km di altitudine per eseguire osservazioni congiunte della vegetazione globale con i due satelliti europei Copernicus Sentinel-2. CubeSat Pretty, con due antenne patch, dimostrerà di utilizzare i segnali del sistema di navigazione globale che rimbalzano sulla Terra, consentendo al satellite di misurare, tra l’altro, il ghiaccio marino. Le missioni CubeSat Carrier ∑yndeo-1 e ∑yndeo-2, gestite per conto della Commissione europea dall’unità di piattaforma per piccoli satelliti dell’Esa, consentono di testare in orbita nuove tecnologie per rendere più competitivo il settore spaziale europeo. Tra i “passeggeri” più piccoli ci sono due laboratori miniaturizzati per la dimostrazione in orbita di tecnologie spaziali dirompenti e all’avanguardia.

La vela spaziale elettrica

Il cubesat EstCube-2, grande come una scatola da scarpe, effettuerà un’indagine sulla vegetazione estone e sarà il primo test in orbita di una “vela elettrica”. Questa sarà dispiegata per frenare l’orbita del cubesat e accelerarne la fine del ciclo di vita, contribuendo a mantenere lo spazio libero da detriti pericolosi.

Infine, l’Advanced Nanosatellite Systems for Earth-observation Research (Anser) è invece un cluster di tre cubesat che lavoreranno insieme in stretta vicinanza come se fossero un unico satellite.

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