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Missioni lunari, via a Lugre. Urso: “Si preannuncia un anno d’oro per l’Italia nello Spazio”



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Il ricevitore di navigazione è stato interamente progettato e realizzato nel nostro Paese da Qascom per l’Agenzia spaziale italiana con il supporto scientifico del Politecnico di Torino. Si tratta di un importante passo avanti nell’ambito della collaborazione Asi-Nasa. Il presidente Valente: “Si apre la strada ai futuri sistemi di navigazione per l’esplorazione permanente sul nostro satellite naturale”

Pubblicato il 15 gen 2025



Adolfo Urso 11

Passo avanti per il ritorno dell’uomo sulla Luna. È iniziato il viaggio di Lugre (Lunar Gnss receiver experiment), il payload innovativo interamente progettato e realizzato in Italia da Qascom per conto dell’Agenzia spaziale italiana.

Con il supporto scientifico del Politecnico di Torino, questo ricevitore di navigazione di ultima generazione, frutto della collaborazione tra Asi e Nasa, è cruciale elle missioni spaziali preparatorie per il programma Artemis.

Urso: “Italia protagonista per il ritorno sulla Luna”

“Con questo esperimento di frontiera e sfidante, che fornirà un contributo significativo alla preparazione delle future missioni lunari si apre quello che si preannuncia un anno d’oro per l’Italia nello spazio”, ha commentato Adolfo Urso, ministro delle Imprese e Made in Italy, con delegata alle politiche spaziali e aerospaziali. Ha aggiunto: “L’Italia ancora una volta protagonista con il primo strumento interamente Made in Italy prossimo a sbarcare sulla Luna, progettato per testare le connessioni nello spazio profondo”.

Lungo viaggio

L’innovativo dispositivo satellitare è stato lanciato mercoledì 15 gennaio alle 7.11 (ora italiana) dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral, in Florida.

Atterrerà sul suolo lunare all’inizio di marzo e avrà come obiettivo quello di ricevere e inviare i segnali dei satelliti di radionavigazione Gps e Galileo che arrivano dalla Terra e dai dispositivi in orbita.

Navigazione satellitare nello spazio

Come detto, Lugre è una missione sperimentale destinata a testare nuove tecnologie cruciali per le future missioni lunari e per l’esplorazione spaziale profonda.

La missione ha come obiettivo la ricezione dei segnali dei satelliti di radio-navigazione Gps e Galileo dalla Terra e da e verso la Luna, grazie ad una tecnologia avanzata chiamata Software defined radio receiver, che permette di misurare con precisione la posizione nello spazio, anche in ambienti molto lontani dalla Terra.

Agevolare il ritorno sulla Luna

Questo contribuirà significativamente alla preparazione di missioni lunari permanenti.“Inizia un viaggio davvero sfidante per Lugre e per l’Italia, a conferma del ruolo sempre più preponderante del nostro Paese per agevolare – ha affermato il presidente dell’Asi, Teodoro Valente – la presenza umana nella nuova esplorazione lunare. Una nuova missione che va a rafforzare i rapporti strategici con gli Stati Uniti e con la Nasa. Lugre è chiamato a testare strumentazione e capacità di navigazione con l’obiettivo di provare a infrangere il Guinness world record, attualmente in vigore, posto a metà strada tra Terra e Luna: nessuno fino ad oggi ha mai osato queste distanze”.

Test scientifico dell’Asi

“L’esperimento scientifico dell’Asi – ha continuano Valente – aprirà la strada ai futuri sistemi di navigazione per l’esplorazione permanente sul nostro satellite naturale, testimoniando ancora una volta tutta la capacità del nostro settore spaziale con l’offerta di un made in Italy e di una ricerca a livelli elevati e in grado di dare risposte tecnologicamente avanzate e senza eguali”

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