Redwire Corporation, azienda leader nelle infrastrutture spaziali per la prossima generazione di economia spaziale, ha annunciato di essersi aggiudicata un contratto di studio dall’Agenzia spaziale europea (Esa) per sviluppare il progetto preliminare del veicolo spaziale per una prossima missione astrofisica che riprenderà immagini di galassie deboli nell’Universo vicino e fornirà informazioni sulla natura della materia oscura.
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Missione Arrakihs
La sussidiaria belga interamente controllata da Redwire, Redwire Space, si è aggiudicata uno dei due studi industriali paralleli per guidare la fase A e B della missione Arrakihs (Analysis of resolved remnants for accreted galaxies as a key Instrument for halo surveys).
La soluzione di Redwire è costruita attorno a una versione adattata della sua piattaforma satellitare di piccole dimensioni, Hammerhead, e delle sue comprovate capacità avioniche, lanciate più di recente nella missione Hera dell’Esa. Se selezionata per le fasi di implementazione di Arrakihs, Redwire avrà anche il compito di integrare l’intero satellite nelle sue strutture di camere bianche all’avanguardia in Belgio.
Progressi nell’esplorazione spaziale
“Arrakihs rappresenta un’entusiasmante opportunità per far progredire l’esplorazione spaziale e siamo orgogliosi di essere riconosciuti come partner chiave per questo tipo di missione – ha affermato Erik Masure, presidente di Redwire International -. La nostra comprovata esperienza nella guida di importanti missioni spaziali internazionali e la nostra competenza come integratori di sistemi e operatori di veicoli spaziali, come dimostrato di recente con i successi di Proba-3, continuano a rappresentare una capacità fondamentale per l’Esa”.
Missioni classe Fast
“Arrakihs esemplifica l’attrattiva delle missioni di classe Fast nel programma scientifico dell’Esa. Combinando un carico utile innovativo con una piattaforma quasi ricorrente, possiamo ridurre significativamente il tempo che intercorre tra il concetto iniziale e la consegna dei dati scientifici, aprendo la strada a scoperte entusiasmanti e rivoluzionarie – ha commentato Carlos Corral van Damme, project manager Arrakihs dell’Esa -. Le missioni Fast affrontano casi scientifici mirati e contribuiscono alla diversità del programma. Offrono inoltre un percorso di formazione rapido alle giovani generazioni, sia nella comunità scientifica che nell’industria”.
Adozione nel 2026
“Gli studi industriali paralleli – ha aggiunto – garantiranno che la progettazione del veicolo spaziale e le tecnologie necessarie siano pronte per la fase di implementazione quando la missione sarà adottata dal Comitato del programma scientifico a metà del 2026“.