Le sfide spaziali dell’Europa passano da una serie di missioni programmate per il 2024. L’Agenzia spaziale europea (Esa) ha messo a punto il calendario dei lanci che si terranno nei prossimi 12 mesi e rende noti alcuni progetti di partnership con l’agenzia americana Nasa e la giapponese Jaxa.
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Debutto di Ariane 6
Dopo il ritiro di Ariane 5 nel 2023 e dopo anni di sviluppo e costruzione, il nuovo e versatile lanciatore europeo per carichi pesanti Ariane 6 sarà pronto per il suo primo volo dallo spazioporto europeo di Kourou nella Guyana francese.
Nel 2024 ci sarà il ritorno in volo di Vega-C, che continuerà a fornire all’Europa il proprio lanciatore leggero a prezzi accessibili. Insieme, i due progetti garantiscono all’Europa un accesso indipendente allo Spazio.
Programma Artemis
Anche nel 2024, l’Esa continuerà inoltre a collaborare a livello internazionale con la Nasa per il programma lunare Artemis. Questa primavera, un altro modulo di servizio europeo, Esm-3, per la terza missione Artemis, sarà spedito negli Stati Uniti per essere accoppiato con la capsula Orion.
Nel 2024 sarà lanciata Proba-3, la prima missione di volo in formazione di precisione. Le navicelle Coronagraph e Occulter voleranno insieme formando un coronografo di 144 metri che studierà la corona del Sole più vicino al bordo solare che mai. All’inizio dell’anno saranno resi noti i primi dati scientifici raccolti dal telescopio spaziale Euclid. Esso è stato progettato per esplorare la composizione e l’evoluzione della materia oscura e dell’energia oscura.
Un’altra missione importante che sarà lanciata quest’anno è la missione Hera, con un volo verso il sistema binario di asteroidi Dimorphos e Didymos per osservare le conseguenze dell’impatto avvenuto con la missione Dart dell’Agenzia spaziale americana.
Osservazione della Terra
Per quanto riguarda l’osservazione della Terra, sono pronti al lancio diversi satelliti: la missione EarthCare dell’Esa/Jaxa, la missione Arctic Weather Satellite e i satelliti Copernicus Sentinel-1C e Sentinel-2C dell’Unione europea.
Il 2024 porterà nuovi sviluppi anche per Galileo: ad aprile saranno lanciati altri due satelliti di prima generazione, seguiti da altri due nel corso dell’anno. Questi satelliti amplieranno la costellazione e contribuiranno a garantire le prestazioni ottimali di Galileo. Nel frattempo, avverranno le prime consegne di hardware per i satelliti Galileo di seconda generazione.
Astronauti in orbita
I cinque astronauti di carriera della classe 2022 termineranno quest’anno l’addestramento di base e saranno pronti per le missioni. Per l’astronauta svedese di progetto Marcus Wandt non c’è da aspettare. A gennaio sarà lanciato sulla Stazione spaziale internazionale (Iss) come specialista di missione per la missione commerciale Axiom-3, giusto il tempo di raggiungere nello spazio il suo collega danese, l‘astronauta dell’Esa Andreas Mogensen, il cui ritorno sulla Terra dopo una permanenza di sei mesi sulla Stazione spaziale è previsto per febbraio.