GEOPOLITICA SPAZIALE

La Luna nuova Terra promessa: gli Usa pronti per il dominio, ma Cina e Russia non staranno a guardare

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Il direttore della Nasa Nelson annuncia le prossime tappe: a settembre 2025 partirà Artemis II e nell’autunno 2026 Artemis III porterà di nuovo l’uomo sul satellite. Russia e Cina pronte a una cooperazione congiunta, ma non prima del 2036

Pubblicato il 16 Mag 2024

Bill Nelson

“Torneremo sul satellite, stavolta per battere la Cina”. Lo dice Bill Nelson, direttore della Nasa, parlando della Luna. “Dobbiamo evitare che loro arrivino prima e dicano: questo è nostro, state alla larga”, spiega il numero uno dell’Agenzia spaziale americana, 71 anni, una missione nello Spazio nel 1986, in un’intervista al quotidiano “la Repubblica”. Nelson è a Roma per il World Meeting on Human Fraternity della Fondazione Fratelli Tutti.

Ricerca dell’acqua sulla Luna

“Vediamo le pretese di Pechino nel Mar Cinese Meridionale e non vogliamo che si ripetano sulla Luna, specialmente al Polo Sud, dove vediamo ghiaccio nei crepacci in ombra. A fine anno uno strumento Nasa a bordo di una missione privata scaverà per cercare l’acqua”, racconta.

Missioni Artemis II e III

A settembre 2025 partirà Artemis II, la missione che orbiterà attorno alla Luna. Nell’autunno 2026 Artemis III porterà di nuovo l’uomo sul satellite“, rivela Nelson. “Useremo la Luna come palestra per andare su Marte. La Luna dista 4 giorni di viaggio, Marte fra 6 e 8 mesi. Una volta lì, poi, bisognerà attendere uno o due anni perché l’allineamento dei pianeti consenta il ritorno sulla Terra. Serviranno sistemi di propulsione più veloci degli attuali – aggiunge ancora -. Le missioni sul suolo lunare all’inizio dureranno al massimo 30 giorni. L’Agenzia spaziale giapponese, che collabora al programma Artemis, sta realizzando veicoli pressurizzati per consentire agli astronauti di coprire grandi distanze sul terreno. Indossando le tute, potranno poi avventurarsi all’esterno”.

Luna: cooperazione Russia-Cina dopo il 2036

Intanto, la cooperazione fra Russia e Cina per la conquista della Luna inizierà dopo il 2036. Lo ha rivelato l’amministratore delegato dell’Agenzia spaziale statale russa Roscosmos, Juri Borisov. “Prima lo svilupperemo, lo testeremo sulla Terra e vi dico: secondo il piano, l’espansione della cooperazione sulla Luna si attiverà dopo il 2036”.

Il mese scorso l’Ad di Roscosmos aveva affermato che è cominciato lo sviluppo di una centrale nucleare, che la Russia invierà sulla Luna nel 2033-2035 e servirà ad alimentare una stazione lunare scientifica congiunta con la Cina.

Si rafforza l’asse Mosca-Pechino

La cooperazione spaziale tra Russia e Stati Uniti è ora limitata al lavoro sulla Stazione spaziale Internazionale, ha aggiunto Borisov: “Direi che la nostra cooperazione con la Cina è più profonda e completa, perché il lavoro con gli Stati Uniti è stato praticamente limitato solo al lavoro sulla Stazione spaziale Internazionale”, ha detto Borisov ai giornalisti, secondo quanto riferito dalla Ria Novosti.

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