LA MISSIONE LUNARE INDIANA

L’italiana Coim in campo per assicurare il benessere a bordo

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La multinazionale ha fornito il materiale per realizzare i tubi flessibili che immettono aria pulita e fresca nei mezzi di lancio. Il presidente e ceo Librandi: “Presto nuovi e ambiziosi traguardi”

Pubblicato il 31 Ago 2023

luna

Sul Polo sud della Luna, grazie alla missione indiana Chandrayaan-3, è sbarcata anche la multinazionale italiana Coim. Infatti la filiale indiana di Coim ha fornito al proprio partner M/s Uma polymer ltd il primer Novacote-Coiminks per estrusione Pr8099, prodotto localmente, per realizzare i tubi flessibili che garantiscono l’immissione di aria pulita e fresca nei mezzi di lancio.

Coim punta a nuovi traguardi

Queste soluzioni sono state utilizzate da Isro (Indian Space Research Organisation, ossia l’Agenzia spaziale indiana) nelle ultime 50 missioni, inclusa Chandrayaan-3. “Siamo orgogliosi di avere contribuito a questo grande successo con un grande prodotto Coim”, afferma Giuseppe Librandi, presidente e ceo di Coim.

“Ci congratuliamo con il nostro partner M/s Uma polymer ltd per la fruttuosa e duratura collaborazione con Isro e ci auguriamo di raggiungere tanti altri ambiziosi traguardi insieme” sottolinea inoltre il numero uno di Coim.

Prima scoperta: al Polo Sud della Luna c’è lo zolfo

Intanto, il rover lunare indiano Chandrayaan-3, sbarcato con successo sulla Luna la scorsa settimana, ha confermato la presenza di zolfo nel Polo sud del nostro satellite naturale. Lo ha riferito tramite una nota l’Organizzazione indiana per la ricerca spaziale (Isro).

“Lo strumento per la spettroscopia Libs (acronimo di Laser Induced Breakdown Spectroscopy) a bordo del rover Chandrayaan-3 ha effettuato la prima misurazione di sempre in situ della composizione della superficie lunare vicina al Polo sud”, spiega il comunicato: “Le misurazioni hanno confermato la presenza inequivocabile di zolfo nella regione, un risultato che non sarebbe stato possibile tramite gli strumenti a bordo di moduli orbitanti”. L’analisi ha confermato anche la presenza di altri elementi, come alluminio, calcio, ferro, cromo e titanio.

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