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Banda larga, in orbita due satelliti di Space X per la missione nell’Artico



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Ogni piattaforma è in grado di trasportare più carichi utili, tra cui l’Enhanced Polar System-Recapitalization dell’esercito statunitense per le comunicazioni sicure. A bordo anche il sistema Ka Global Xpress per Viasat 

Pubblicato il 13 ago 2024



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Il razzo Falcon 9 di SpaceX ha lanciato due satelliti per le comunicazioni per la missione Arctic Satellite Broadband Mission (Asbm) di Space Norway. Il razzo è decollato dalla base spaziale di Vandenberg, in California.

Banda larga al Polo Nord

I satelliti Asbm costruiti da Northrop Grumman, sono progettati per fornire servizi di comunicazione a banda larga al Polo Nord e nelle aree ad alta latitudine.

Ogni satellite Asbm trasporta diversi carichi utili, tra cui l’Enhanced Polar System-Recapitalization (Eps-R) dell’esercito americano per comunicazioni sicure, un carico utile in banda X per le forze armate norvegesi, un carico utile in banda Ka Global Xpress per l’operatore satellitare commerciale Viasat e un carico utile per il Radiation Monitor norvegese.

Orbita ellittica

Entrambi i satelliti sono stati inseriti in un’orbita di trasferimento altamente ellittica Molniya. Asbm è la prima missione in un’orbita altamente ellittica che trasporta carichi utili commerciali a banda larga. È anche il primo lancio di SpaceX verso questo tipo di orbita. Un’orbita Molniya è inclinata di un angolo molto stretto (circa 63,4 gradi) rispetto all’equatore terrestre. Ciò significa che il satellite può viaggiare sopra le parti settentrionali e meridionali della Terra, consentendo di coprire aree che di solito non sono ben servite da altre orbite.

Asse militare-civile

Secondo la Us Space Force, l’Eps-R sarà il primo carico utile militare americano operativo ospitato su un satellite commerciale gestito da un partner internazionale, segnando una tappa significativa nella collaborazione militare-commerciale.

Troy Brashear, vicepresidente di Northrop Grumman per le missioni satellitari, ha dichiarato che questa missione “contribuirà a soddisfare una grande richiesta di comunicazioni in un’area che non può essere servita dai tradizionali satelliti geostazionari”.

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