L’Italia gioca un ruolo da protagonista nella missione Ax-3. E in un webinar, organizzato da Pwc Italia, sono stati illustrati i vantaggi che ne deriveranno per la space economy, per l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo della tecnologia industriale del nostro Paese. Dall’incontro è inoltre emersa l’esigenza di potenziare l’ecosistema, sia attraverso collaborazioni tra i grandi soggetti e imprese/startup, sia implementando modelli di governance e collaborazioni tra pubblico e privato, nonché le partnership internazionali, come nel caso della missione Ax-3.
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Settore spaziale: l’Italia in cifre
L’Italia ricopre sempre più un ruolo chiave a livello internazionale: è il settimo Paese al mondo per investimenti nello Spazio in relazione al Pil con un investimento nel settore spazio che ammonta ad un totale di 4,6 miliardi di euro e un fatturato stimato del mercato aerospace in Italia di 2,5 miliardi euro nel 2022. A questo budget nazionale (circa 1,85 miliardi nel 2023) si aggiungono infatti i 2,3 miliardi del Pnrr, oltre a 300 milioni provenienti dalla partecipazione italiana al programma Artemis. Nei prossimi tre anni, inoltre, sono previsti più di 3 miliardi di investimenti italiani nell’Esa.
Villadei: “Questa missione porta il nostro Paese nel futuro”
“Questa missione, porta l’Italia a fare un passo nel futuro. Perché promuove ricerca, innovazione e sviluppo tecnologico”, ha detto Walter Villadei, astronauta e colonnello dell’Aeronautica militare italiana, che piloterà la navetta Dragon di SpaceX, la quale porterà i quattro membri dell’equipaggio sulla Stazione spaziale internazionale (Iss) per 14 giorni di test ed esperimenti.
“È un orgoglio e un privilegio poter essere qui proprio nell’anno in cui l’Italia celebra i suoi 60 anni di attività nello Spazio, quando nel 1964 lanciammo il nostro prima satellite”, ha ricordato Villadei, anticipando che porterà sulla Iss il tricolore come “simbolo della nazione impegnata nello sforzo di unire istituzioni, comunità scientifica e industria”.
Test scientifici in partnership con l’Asi
Villadei ha spiegato che “l‘esperimento dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) sulla proteina beta amiliode potrà fornire informazioni per la prevenzione e la cura di malattie neurodegenerative anche per i futuri astronauti diretti sulla Luna e su Marte. Così come lo studio del sistema cardiovascolare in condizioni di microgravità. E poi la sperimentazione per l’Aeronautica Militare del software Isoc per il monitoraggio dei pericoli provenienti dallo Spazio”.
Esperimenti per l’industria italiana
Cruciali anche gli esperimenti industriali, con 4 aziende italiane protagoniste dell’innovazione e della ricerca. Infatti la missione prevede, per la prima volta, il coinvolgimento diretto anche di industrie e startup attive in diversi settori: Dallara, Mental Economy (con il supporto di PwC Italia), Gvm Assistance e Spacewear.
Pontremoli (Dallara): “In orbita per sperimentare nuove soluzioni”
Andrea Pontremoli, amministratore delegato di Dallara Automobili, ha sottolineato che “da 8 anni lavoriamo con SpaceX, in quanto siamo produttori di materiali compositi e leggeri”. Il numero uno della Dallara ha aggiunto che la missione Ax-3 permetterà “di valutare il progresso nella comprensione e sviluppo di materiali avanzati, mirati a migliorare la salute e il comfort degli astronauti”. Per Pontremoli, l’avventura nello Spazio è una sfida per l’innovazione. E quest’ultima si basa su due elementi: “Primo, di concedersi la possibilità di fare errori, in un ambito sicuro e controllato. Secondo, la costrizione, ossia la capacità di lavorare in mezzo alle difficoltà e, quindi, ingegnarsi nel risolvere problemi mai affrontati prima e sempre nuovi”. Non meno importante è la voglia di sperimentare in orbita soluzioni che poi abbiano una ricaduta sulla Terra.
Ceccarelli (Mental Economy): “Massima resa, minima spesa”
Il fondatore Riccardo Ceccarelli ha affermato che “Mental Economy, partecipa alla missione con un progetto di ricerca volto a indagare gli effetti della microgravità sulle funzioni cognitive”. Da medico che ha cominciato a lavorare nel mondo delle corse automobilistiche della Formula 1, Ceccarelli è affascinato dai “mondi estremi. E che cosa c’è di più estremo dello Spazio?”. Lo studio delle performance cognitive prima, durante e dopo la missione sono “l’apice di un percorso professionale e personale – ha detto -. Anche perché la ricerca in orbita ha poi ricadute importanti e quotidiane che applichiamo sulla Terra”. Ma la vera sfida per startup e piccole imprese è di riuscire a fare innovazione con “la massima resa e la minima spesa”.
Masina (Gvm Assistance): “In missione per il benessere degli astronauti”
Andrea Masina, Ad di Gvm Assistance, ha evidenziato che la sua società, specializzata in servizi innovativi di sanità digitale, prende parte ad Ax-3 sviluppando un protocollo avanzato di monitoraggio dello stato di salute e del benessere degli astronauti. “Un protocollo che, provato in condizione estreme, potrebbe poi servire per elaborare modelli di prevenzione delle malattie e di mantenimento del benessere qui sulla Terra”. Senza dimenticare che i test che saranno eseguiti nella missione Ax-3 potranno essere utili anche per i futuri viaggi spaziali degli astronauti.
Sperandini (Spacewear): “Tessuti intelligenti che sposino il design”
Corinna Sperandini, ceo di Spacewear, startup attiva nella ricerca per il settore tessile e l’abbigliamento aerospaziale, non solo fornirà la nuova tuta interattiva Sfs2, che sarà testata da un membro dell’equipaggio di Ax-3, ma con questa missione punta a sviluppare nuovi tessuti “intelligenti”, per esempio, abbinando la traspirazione a materiali ignifughi. Altrettanto cruciale è la miniaturizzazione di una serie di dispositivi che consentano di avere dei dati sulla salute degli astronauti. L’obiettivo è di riuscire “ad avere materiali più leggeri e device più precisi nella raccolta dati”. Senza trascurare il design dell’abbigliamento spaziale, un’icona del made in Italy.
Urgenza di una legge sullo Spazio
Nelle due settimane a bordo della Iss, queste aziende saranno impegnate in attività di sperimentazione nello Spazio, volte a comprendere la fisiologia umana sulla Terra e in orbita con l’obiettivo di contribuire a rafforzare, valorizzare e promuovere le competenze tecnologiche italiane per le attività commerciali in orbita bassa.
Di fronte a queste sfide, Alessandro Grandinetti, markets & clients leader di PwC Italia, ha ricordato che “l’Italia è un player importante a livello internazionale nella space economy, ma non c’è ancora una legge sullo Spazio, aspetto fondamentale per favorire la crescita del settore e lo sviluppo di un ecosistema abilitante. Ciò consentirebbe di chiarire il regime regolatorio, semplificare il framework e definire gli impegni in ambito finanziario, assicurativo e autorizzativo”.