Artemis sarà ulteriormente ritardata e, dopo essere stata posposta da dicembre 2021 a febbraio 2022, la Nasa ha annunciato che ci vorrà ancora qualche mese per vedere il primo lancio che, a differenza della missione vera e propria, sarà senza equipaggio di astronauti.
I motivi del ritardo della missione lunare americana sono stati spiegati dalla stessa Nasa in occasione di una conferenza stampa tenutasi qualche giorno fa. A completare il processo di validazione manca il Wet Dress Rehearsal (letteralmente “prova del vestito bagnato”) e che prevede il test sul velivolo pronto per il lancio, compresi i liquidi propulsione. Per questo il test è definito “wet”, punta a riprodurre in toto tutte le condizioni che precedono il lancio effettivo e viene svolto sulla rampa di lancio spostando il veicolo dal Vehicle Assembly Building (Vab) e simulando anche il countdown. Una volta terminato il test, che dura circa un mese, il razzo alto 120 metri, completo della capsula Orion, viene riportato nel Veb. Una volta terminato il periodo di osservazione, sarà annunciata la finestra temporale di lancio. Considerando dunque queste circostanze, Artemis non compirà il suo primo volo prima dell’inizio dell’estate.
L’Europa ed ancora di più l’Italia, grazie all’accordo di cooperazione Artemis Accords, avranno un ruolo fondamentale. La navicella Orion è stata sviluppata da Nasa in collaborazione con Lockeed Martin e sarà l’unica ad essere capace di effettuare un volo in prossimità della Luna con equipaggio a bordo e rientrare a Terra ad alta velocità. Il modulo Esm preposto a fornire propulsione ed energia elettrica ad Orion sarà infatti europeo. Thales Alenia Space realizzeranno sia il modulo abitativo I-Hab per gli astronauti e il modulo Esprit, preposto a comunicare con la Terra e agganciare i rifornimenti. L’Italia sarà l’unico paese a collaborare con la Nasa per la realizzazione del modulo di discesa sulla superfici lunare e l’unico satellite europeo che farà parte della missione sarà ArgoMoon, finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e realizzato da Argotec. Sulla missione Artemis saliranno altri 12 microsatelliti, di cui 10 americani e 2 giapponesi.