La Nasa e l’Esa hanno firmato un accordo per la cooperazione per missioni di esplorazione della Luna. Questa intesa potrebbe garantire un ruolo di primo piano all’Agenzia spaziale europea nel Programma Artemis dell’agenziale spaziale americana, il cui obiettivo è di riportare gli astronauti sul suolo lunare nel 2025 e di colonizzare il nostro satellite naturale.
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Raggiunto l’accordo, adesso è caccia ai finanziamenti
Dopo aver siglato una dichiarazione congiunta non vincolante con l’amministratore della Nasa, Bill Nelson, il direttore generale dell’Esa, Josef Aschbacher, ha definito l’accordo un “contributo prezioso” in vista della riunione del consiglio ministeriale del prossimo novembre, dove cercherà i finanziamenti per i suoi programmi per i prossimi tre anni.
I termini dell’accordo rimangono per ora top secret. Infatti l’intesa per una cooperazione attuale e futura nel Programma Artemis non è stata resa nota né dall’Esa né dalla Nasa. L’agenzia spaziale americana ha soltanto spiegato che la dichiarazione congiunta verte sulla cooperazione tra Nasa ed Esa sui voli spaziali degli astronauti verso la Stazione spaziale internazionale, il Lunar Gateway e il modulo di servizio europeo fornito dall’Esa per la capsula Orion.
Astronauti Esa in volo nelle prossime missione
Come detto, l’Esa fornisce il modulo di servizio Orion e sta anche costruendo componenti del Lunar Gateway, incluso il modulo abitativo I-Hab e l’elemento di rifornimento Esprit. E, in futuro, gli astronauti dell’Esa prenderanno parte alle successive missioni Artemis. È probabile che due di loro volino su Artemis 4 e 5, le missioni che consegneranno i componenti europei al Gateway.
Due nuovi progetti da inserire in Artemis
L’Esa sta anche valutando ulteriori programmi che potrebbero essere incorporati in Artemis. Uno, “Moonlight”, propone di stabilire una rete di comunicazioni e navigazione intorno alla Luna per supportare altre missioni. Un altro, l’European large logistics lander, è un lander cargo che potrebbe trasportare carichi utili pesanti sulla superficie lunare per scopi scientifici o per supportare le missioni Artemis. L’Esa proverà a reperire i finanziamenti per entrambi questi programmi alla riunione del consiglio ministeriale del prossimo novembre.