Crescono preoccupazioni e timori alla Nasa sul fatto che la versione del lander lunare di Starship, realizzata da SpaceX, non sia pronta in tempo per la missione Artemis 3 prevista per la fine del 2025, considerata la mole di lavoro necessaria per preparare il veicolo spaziale.
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L’allarme della Nasa
Intervenendo a una riunione congiunta dell’Aeronautics and Space Engineering Board e dello Space Studies Board delle National Academies, Jim Free, amministratore associato della Nasa per lo sviluppo dei sistemi di esplorazione, ha detto che la missione Artemis 3, con il primo sbarco degli astronauti sulla Luna a dista di oltre mezzo secolo, rischia di essere rinviato dal dicembre 2025 al 2026.
Una corsa contro il tempo
Free ha affermato che a tenere in apprensione la Nasa è il numero di lanci che Starship dovrà effettuare per essere pronto per Artemis 3. Infatti ogni missione del lander di Starship richiede il lancio del lander stesso e di diverse astronavi “cisterna” per alimentarlo in orbita terrestre prima che arrivi sulla Luna. Prima della partenza di Artemis 3, SpaceX dovrà effettuare un atterraggio lunare con un’astronave senza equipaggio e dovrà anche dimostrare di essere in grado di trasferire fluido criogenico nell’orbita terrestre.
Possibile rinvio al 2026
“Sono molti i lanci necessari per portare a termine queste missioni”, ha detto Free. Missione da eseguire prima del dicembre 2025 quando è previsto il decollo di Artemis 3. Per la Nasa le difficoltà che sta incontrando SpaceX sono preoccupanti, alla luce anche del fallimento del lancio Starship/Super Heavy dello scorso aprile. Per questo motivo, l’Agenzia spaziale americana sta valutando l’ipotesi di far slittare al 2026 la missione verso la Luna.
Il programma aggiornato di SpaceX
Per quanto riguarda lo sviluppo della versione del lander lunare di Starship, Free ha spiegato che SpaceX e la Nasa hanno rinviato l’appuntamento per fare il punto sullo stato di avanzamento del progetto del veicolo fino a quando la società di Elon Musk non avrà eseguito un test di rifornimento criogenico in orbita terrestre. SpaceX ha fornito all’Agenzia un programma aggiornato la scorsa settimana, i dettagli del quale non sono stati rivelati. Programma che la Nasa sta ora esaminando.