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Glonass si rafforza, in orbita il nuovo satellite russo Gnss

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La Roscosmos ha lanciato un’ulteriore unità che completa la piattaforma ed è capace di inviare quattro segnali: due dedicati ad utilizzi civili e altrettanti a scopi militari. Per il vettore Soyuz è la 13esima missione del 2022

Pubblicato il 12 Ott 2022

Nicola Desiderio

Soyuz Glonass

Il sistema gnss russo Glonass può contare su un nuovo satellite Glonass-K1, il diciassettesimo della serie, che è stato lanciato il 10 ottobre scorso alle ore 5:52 locali (2:52 italiane) dal cosmodromo di Plesetsk, nella zona Nord-occidentale della Russia, attraverso un vettore Soyuz-2.b fornito di modulo superiore di rilascio Fregat.

Due segnali civili, due militari

Il nuovo satellite si è andato a posizionare in media orbita ad un’altitudine di 19.100 km e con un’inclinazione di 64,8 gradi. Così come il Gps americano e l’europeo Galileo, Glonass emette segnali di posizionamento in banda L: due sono liberi e a disposizione per utilizzi civili, altri due invece riservati all’esercito russo. A differenza del Gps, Glonass agisce su tre piani differenti inclinati tra loro di 120 gradi sui quali sono allineati 8 satelliti ciascuno.

Costellazione partita nel 1982

Il primo lancio per la costellazione gnss russa è avvenuto nel 1982 e ha raggiunto la massima capacità nel 1996. La prima generazione di satelliti ha sofferto di problemi di affidabilità e di vita operativa molto breve tanto che è stato necessario operare ben 140 lanci per rimpiazzarli. L’arrivo dei satelliti Uragan-M permette di quintuplicare la vita e migliorare le prestazioni. La generazione Glonass-K1, del quale l’ultimo arrivato fa parte, ha un’attesa di vita pari a 10 anni.

La Fregat per la media orbita

I Glonass-K1 possono essere lanciati a bordo di un razzo Proton o su un Soyuz e vantano alcune importanti caratteristiche come il fatto di essere non pressurizzati e di avere una massa notevolmente ridotta: 750 kg invece dei 1.450 kg della precedente serie M, dunque meno della metà, ma con prestazioni e durata superiori. L’utilizzo del modulo di rilascio Fregat sul razzo Soyuz ha permesso di posizionare il satellite ad un’orbita altrimenti impossibile da raggiungere per il payload.

Lancio numero 13 per Soyuz nel 2023

Per il Soyuz-2.1b è la quarta missione, è invece il tredicesimo volo dell’anno per la famiglia dei razzi russi che ha quattro siti di lancio nel mondo. Oltre al cosmodromo di Plesetsk da dove è partito l’ultimo satellite Glonass, ci sono quello di Vostochny nella Russia orietale, di Baikonur in Kazakistan e il centro spaziale di Kourou nella Guyana francese dove però le missioni del vettore della Roscosmos sono sospese dopo l’inizio del conflitto in Ucraina. Una volta in orbita, il nuovo satellite sarà designato come Kosmos 2559.

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