Il satellite meteorologico Goes-T (Geostationary Operational Environmental Satellites) della National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) è stato lanciato con successo alle 4:38 (ora locale) del I marzo scorso dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral a bordo di un razzo Atlas V 541 delle United Launch Alliance. Il suo scopo principale sarà monitorare la costa occidentale degli Stati Uniti, l’Alaska e le isole Hawaii non solo per le condizioni meteo, ma anche per prevenire incendi e alluvioni, segnalare la formazione di nebbia in prossimità degli aeroporti e osservare le tempeste magnetiche di origine solare.
Il nuovo Goes-T, una volta in orbita, sarà ribattezzato Goes-18 e raggiungerà all’inizio del 2023 la propria posizione a 35.800 km di altitudine. È il terzo dei quattro satelliti del programma Goes per il quale la Noaa ha stanziato 11,7 miliardi di dollari. Sostituisce il Goes-17 (Goes-R), lanciato esattamente 4 anni prima (1 marzo 2018), che soffre del surriscaldamento della parte ottica, conseguenza di un guasto al sistema di raffreddamento che sta causando la perdita di almeno il 10% dei dati. Il primo satellite Goes è stato lanciato nel 2016 (Goes-R o Goes-16) ed è dedicato alla Costa Orientale, quella colpita dagli uragani provenienti dall’Oceano Atlantico che alla fine della stagione estiva sono soliti flagellare la parte sud-orientale del continente Nordamericano. Il lancio del quarto satellite, denominato Goes-U, è previsto per il 2024.
Il programma Goes è attuato in collaborazione con la Nasa che fornisce i sistemi di terra per la gestione in orbita, i magnetometri e si occupa della distribuzione delle immagini. I satelliti, realizzati dalla Lockheed Martin, hanno le dimensioni di un piccolo scuolabus (americano) e hanno una massa di circa 2.700 kg. Ognuno di essi è provvisto di sei strumenti di rilevazione forniti dalla L3Harris Technologies mentre i sistemi di trasmissione ed elaborazione delle immagini (inclusa la parte di terra) sono della Advanced Baseline Imager. Il Goes-18, oltre che di migliorie tecniche che dovrebbero scongiurare i problemi riscontrati sul suo predecessore, ha anche una parte ottica evoluta che dovrebbe fornire immagini ancora più definite ed accurate.
Anche la data del lancio non è casuale. Il I marzo è quello che i climatologi e meteorologi definiscono l’inizio della primavera meteorologica che, per convenzione, inizia 21 giorni prima della primavera astrologica, quando ci sarà uno dei due equinozi così che i raggi solari saranno allo Zenith dell’Equatore e i due emisferi riceveranno lo stesso grado di irradiazione. I due satelliti Goes costituiscono insieme l’unico sistema capace di fornire l’osservazione completa di tutto il continente Nordamericano, spaziando per l’Oceano Pacifico dalla Nuova Zelanda alle coste occidentali africane fino all’Artide. La Noaa ha allo studio un sistema ancora più evoluto definito GeoXO che sarà però operativo non prima del prossimo decennio.