L’INTERVENTO

Urso: “Space economy futuro del made in Italy”



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Il ministro per le Imprese: “Stanziati 7,2 miliardi di euro che darenno ulteriore impulso al sistema”. Il presidente Fondazione Bruno Kessler, Ferruccio Resta: “Spazio leva strategica per la ricerca e l’innovazione. Serve un confronto serio sulla normativa. Urgente per l’Europa promuovere un’industria aerospaziale competitiva e autonoma”

Pubblicato il 15 apr 2025



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“Parlare di Spazio oggi significa parlare di tecnologia e innovazione. Ma soprattutto, comporta il dialogo tra mondi diversi come scienza e diritto, imprese e istituzioni. Lo Spazio non è più solo esplorazione: è una leva strategica per la ricerca, le telecomunicazioni, l’estrazione di nuovi materiali e l’osservazione della Terra”.

Così Ferruccio Resta, presidente Fondazione Bruno Kessler (Fbk) di Trento, in occasione dell’incontro “Facciamo Spazio! L’orbita del domani”, organizzato da Ghia Studio Legale Associato.

La Fondazione Kessler accoglie un organico di oltre 600 tra ricercatori e personale di supporto, 180 dottorandi, 200 tra visiting professors e tesisti, 700 tra affiliati e studenti accreditati.

Industria competitiva

“Si tratta di una trasformazione profonda, che impone nuove riflessioni – ha spiegato Resta -. Da un lato, la necessità di avviare a livello internazionale un confronto serio sulla normativa; dall’altro, l’urgenza per l’Europa di promuovere un’industria dello Spazio competitiva, autonoma, capace di coniugare ricerca, manifattura avanzata e sovranità tecnologica. È in questa direzione che si muove il contributo della Fondazione Bruno Kessler, una fondazione di ricerca applicata che unisce rigore scientifico e impatto concreto, con applicazioni in settori ad alto contenuto tecnologico”.

Space economy cruciale

In apertura, in un messaggio Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy e autorità delegata alle Politiche Spaziali e Aerospaziali, ha sottolineato come la space economy possa rappresentare il futuro del made in Italy, grazie anche a un recente stanziamento di 7,2 miliardi di euro, che darà ulteriore impulso al sistema.

Ddl Spazio

Si è poi entrati nel vivo dell’evoluzione normativa a livello nazionale, europeo e internazionale in vista dell’imminente approvazione del ddl Spazio. Lo stato dell’arte di impresa, ricerca e sviluppo è stato poi al centro di una tavola rotonda, in cui è emerso quanto l’attività nello spazio abbia beneficiato il settore agricolo e quanto sia rilevante il ruolo delle Pmi e delle start up, grazie anche al contributo fondamentale giocato da alcune tipologie di satelliti di minori dimensioni e più sostenibili sotto l’aspetto dell’impatto economico.

Settore in Rapida evoluzione

Enrica Maria Ghia, promotrice dell’iniziativa, ha dichiarato che “il settore spaziale sta vivendo una rapida evoluzione e diventa sempre più urgente definire regole chiare e condivise per garantire la sicurezza e la sostenibilità del mercato delle attività spaziali. La generazione di un ecosistema normativo chiaro produce sviluppo e attrae investimenti privati nazionali ed esteri”.

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