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Spazioporto Grottaglie, stanziati 11 milioni per l’R&D

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Approvata e ammessa a finanziamento la proposta progettuale del Distretto Tecnologico pugliese, che insieme all’Università del Salento e al Politecnico e all’Università degli studi di Bari potenzierà l’infrastruttura di ricerca “Airport Test Bed”

Pubblicato il 15 Dic 2022

Domenico Aliperto

Volocopter_foto

Saranno il Distretto Tecnologico Aerospaziale pugliese, in qualità di capofila, il Politecnico di Bari, l’Università degli studi di Bari “Aldo Moro” e l’Università del Salento a guidare il progetto per il potenziamento dell’infrastruttura di ricerca di rilevanza regionale “Airport Test Bed” di Taranto-Grottaglie.

Come si legge in una nota, è stata infatti approvata e ammessa a finanziamento la loro proposta progettuale a valere sull’avviso della Regione Puglia pubblicato a maggio scorso, il cui obiettivo è quello di soddisfare da un lato il fabbisogno di tecnologie dedicate all’automazione in particolare dei mezzi “unmanned”, dall’altro di valorizzare un luogo come Grottaglie, già centro di realizzazione di progetti di ricerca e sperimentazione di nuove tecnologie e processi, al fine di rafforzare le esigenze di innovazione e potenziare la capacità di produrre ricerca, nel tessuto produttivo regionale con ricadute positive nell’ambito dello stesso territorio. La progettazione delle opere dello spazioporto è invece stata assegnata al raggruppamento temporaneo di imprese composto da Adr Ingegneria Spa, Proger Spa, Rina Consulting Spa e Architetto Camerana.

Gli obiettivi del progetto

La proposta presentata, ammessa per un importo di finanziamento di 11 milioni di euro, a valere sulle risorse del Por Fesr/Fse 2014/2020, si prefigge l’obiettivo di sviluppare il Grottaglie Airport Test Bed (Gatb) come un’Infrastruttura di Ricerca con l’ambizione di guidare, favorire e supportare il sistema della ricerca aerospaziale Pugliese, Italiano ed Europeo, sia pubblico sia privato, nello sviluppo di nuove conoscenze, competenze e capacità innovative per la ricerca e la sperimentazione.

In particolare, al centro del progetto ci sono i nuovi sistemi aeromobili a pilotaggio remoto o autonomi; le applicazioni degli stessi in ambito di monitoraggio ambientale e territoriale e di logistica e i servizi U-space abilitanti, servizi di Urban Air Mobility, e in generale delle soluzioni per l’integrazione di tali velivoli nello spazio aereo.

Gli obiettivi della proposta di sviluppo del Gatb si concentrano sulle potenzialità tecnologiche dei droni e sulla valorizzazione del ruolo dell’aeroporto di Grottaglie come perno di un ecosistema d’innovazione che promette di potenziare le capacità di ricerca in ambito aerospaziale sia a livello regionale che nazionale, con molteplici benefici in termini di occupazione, di rafforzamento del tessuto industriale, di creazione di valore per gli stakeholder e di trasferimento tecnologico.

Risorse per competenze e processi, oltre che per le infrastrutture

“Questa notizia, che oggi si aggiunge a quella dell’aggiudicazione del bando per la progettazione dell’infrastruttura dello spazioporto di Taranto-Grottaglie”, ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, “conferma la strategicità del comparto aerospaziale e dell’infrastruttura aeroportuale del Marcello-Arlotta per la Regione Puglia. L’impegno da parte dell’Amministrazione regionale non è solo quello di finanziare la realizzazione delle infrastrutture ma anche quello di finanziare la ricerca per integrare e sviluppare competenze, processi e tecnologie, fondamentali per l’economia nel suo complesso e coerenti con le strategie comunitarie che fondano nelle dinamiche del cambiamento tecnologico e nella rapida evoluzione delle tecnologie abilitanti la mutazione strutturale dei sistemi economici”.

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