Con circa 8mila addetti fra attività legate all’upstream e al downstream, oltre 500 imprese e la presenza, a Grottaglie, dell’unico spazioporto italiano ed europeo la Puglia è la regione italiana più “strutturata” nell’ambito della space economy. E le ambizioni sono al rialzo: “Stiamo lavorando per far conoscere al meglio il comparto e ci prepariamo ad una prova di maturità con nuove joint venture nazionali e internazionali che mirano a rafforzare i nostri asset”, ha annunciato l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Alessandro Delli Noci in occasione dell’evento “Puglia Spaziale” (CLICCA QUI PER RIVEDERE L’EVENTO) che ha riunito a dibattito a Milano i protagonisti del mercato, ma anche esperti e docenti universitari su iniziativa dell’associazione “Pugliesi a Milano” presieduta da Nicola Tattoli. “Ci focalizzeremo anche sempre più sull’uso civico dei veicoli spaziali, rafforzando l’uso dei droni e soprattutto dei dati satellitari per migliorare ed efficientare la macchina amministrativa ed anche il settore della mobilità e dell’agricoltura”, ha continuato l’assessore.
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Quanto vale la space ecomomy pugliese
A presentare la ricognizione puntuale dei numeri e delle iniziative in campo Gianna Elisa Berlingerio, Direttore del Dipartimento Sviluppo economico della Regione Puglia.
Nel 2019 – ultimo anno pre pandemia – il giro d’affari dell’export regionale legato all’aerospazio ammontava a 737 milioni, pari all’11% della torta nazionale del comparto “una percentuale che non ha pari in altri comparti di attività in Puglia”, ha evidenziato Berlingerio segnalando che la Puglia è il primo partner commerciale degli Stati Uniti e seguono Canada, Regno Unito e Francia. “L’inevitabile impatto sul business dovuto al segmento aeronautico, con il blocco sostanziale dei voli, ha rallentato molte attività, ma contiamo di tornare presto ai numeri pre-covid”. In particolare gli effetti della pandemia si sono fatti sentire nel biennio 2020-2021 con il rallentamento della produzione della fusoliera del Boeing 787 che avviene nello spazioporto di Grottaglie. “Ma ci siamo immediatamente attivati per la ripresa”, ha detto Berlingerio sottolineando che già ammontano a 400 milioni gli investimenti privati nella programmazione sostenuti dalla Regione con vari bandi dedicati a ricerca e sviluppo delle imprese.
Ecosistema spazio, la Puglia scommette su Grottaglie
“A dicembre 2021 è stata inoltrata la candidatura per l’ecosistema dell’aerospazio con centro in Grottaglie – capofila il Politecnico di Bari e presenti le Università di Bari e del Salento e insieme con Aeroporti di Puglia e altri soggetti. Attendiamo l’esito dal Ministero del Sud. Abbiamo indetto un bando da 11 milioni, ancora aperto, per le infrastrutture di ricerca presso l’aeroporto di Grottaglie per renderlo un centro per effettuare i test sui veicoli unmanned.
L’hub full cargo del Sud Italia
E qualche giorno fa è stata presentato alla stampa il progetto del centro full cargo – dal quale partiranno a regime 40 voli all’anno passando da 1500 a 15mila tonnellate di merci l’anno – l’unico nel Sud Italia che rappresenterà un boost incredibile per tutte le nostre imprese”, ha detto Berlingerio. E ancora: è stato sottoscritto un protocollo con il Cnr per avviare uno studio di fattibilità, finanziato dalla Regione Puglia, per l’aviolancio di satelliti da piattaforma aerea che dovrebbe partire da Grottaglie. Sottoscritto poi un protocollo con l’Agenzia spaziale italiana “per affiancarci negli studi sulle vaie tipologie di voli suborbitali – dal lancio di satelliti ai voli turistici nello spazio”. Riflettori puntati anche sulle startup: in cantiere un progetto di venture capital sostenuto e garantito da Regione Puglia con affiancamento a Cdp per moltiplicare le risorse del fondo innovazione. “A settembre – annuncia infine – probabilmente avvieremo un bando ad hoc ed i fondi privati sono invitati a partecipare”.