Solida performance per i servizi satellitari di Leonardo nel 2022. In rialzo i volumi e in aumento i risultati di questo segmento del colosso della Difesa, aerospazio e sicurezza grazie al maggior contributo della Lob Satellite Systems and Operations.
Per il 2023, invece, si prevedono volumi di attività in ulteriore crescita supportati da un backlog solido ed in progressivo aumento. La redditività operativa si prevede in miglioramento grazie al recupero del segmento manufatturiero. Si confermano gli ottimi fondamentali operativi nel ramo dei servizi satellitari in Europa e America Latina che prevedono una crescita tanto della topline quanto dei risultati operativi.
I numeri dello scorso anno e lo scenario dei prossimi mesi si tingono di rosa per il settore satellitare e sono in linea con i risultati positivi del 2022 dell’intera società. Risultati che sono stati esaminati e approvati all’unanimità dal consiglio d’amministrazione.
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Profumo: “Performance positiva”
Leonardo ha archiviato un 2022 con una “performance positiva”, ha sottolineato l’amministratore delegato, Alessandro Profumo. Queste cifre sono “il frutto di una visione di lungo periodo che ha permesso all’azienda di rafforzare la propria competitività in uno scenario internazionale di grande incertezza”.
Spazio, fiore all’occhiello
Tornando al settore spaziale, Leonardo è presente in questo mercato attraverso la Space Alliance con Thales, mediante la sua partecipazione alle società Thales Alenia Space (33%) e Telespazio (67%), con la realizzazione di sistemi elettronici spaziali e con la sua partecipazione in Avio (29,63%).
Dal punto di vista operativo il 2022 è stato caratterizzato dal lancio dei satelliti Globalstar, Nilesat, Ses 22, CosmoSkymed (Csg-2), di 2 nanosatelliti Omni Spark 1 e 2, Mtg1-I di Meteosat, del satellite Gsat0223 della costellazione Galileo nonché del satellite E10B per Eutelsat.
Oltre al completamento e lancio del modulo di carico pressurizzato Pcm18 della navetta Cygnus per la stazione Iss, c’è stata la conferma del ruolo rilevante in Copernicus.
La mappa dei servizi offerti
Sul lato segmento servizi, il 2022 di Leonardo si è caratterizzato per la prosecuzione delle forniture per le operazioni di logistica e networking sui programmi Galileo ed Egnos, così come per il mantenimento in condizioni operative di programmi istituzionali italiani sia civili (con l’Asi) sia militari.
Leonardo ha garantito anche servizi di supporto ingegneristico e operativo presso siti di clienti internazionali e sovranazionali (Esa, Cnes, Eumetsat). Ha anche assicurato le forniture di immagini e applicativi nell’ambito dell’osservazione della Terra e servizi di connettività su diverse tipologie di banda, per clienti istituzionali e commerciali. Così come va segnalata l’attivazione dal 2022 dei servizi di connettività per la pubblica istruzione in aree remote dell’America Latina.
2022 da incorniciare
A livello generale, Leonardo ha chiuso lo scorso anno con ordini complessivi per 17,3 miliardi di euro (+21%), ha totalizzato 14,7 miliardi di euro (+4,7%) di ricavi e un Ebita a 1,2 miliardi di euro (+14,9%). E ancora: risultato netto ordinario 697 milioni di euro (+18,7%), risultato netto 932 milioni (+58,5%), Focf 539 milioni di euro (+186,7%). In calo l’indebitamento netto di gruppo a 3.016 milioni di euro (-3,4%), mentre il dividendo è pari a 0,14 euro per azione.
Solidità finanziaria e sostenibilità
“Evoluzione industriale, solidità finanziaria, crescita commerciale sui mercati, sostenibilità sono all’origine di questi risultati”, ha affermato ancora Profumo: “Abbiamo raggiunto o superato ancora una volta gli obiettivi prefissati – afferma Profumo -, abbiamo aumentato strutturalmente e in maniera decisa la generazione di cassa, con un Focf di 539 milioni di euro, più del doppio rispetto allo scorso anno”.
Ridotto l’indebitamento
L’amministrazione delegato di Leonardo ha inoltre spiegato che “grazie alla significativa generazione di cassa e alle cessioni dei business di Leonardo Drs, abbiamo ridotto l’indebitamento e al tempo stesso rafforzato il core business attraverso l’acquisto del 25,1 per cento di Hensoldt e il consolidamento di Rada in Leonardo Drs. Questi risultati ci permettono di proporre agli azionisti il pagamento di un dividendo pari a 0,14 euro per azione anche per questo esercizio”.