La Regione Piemonte ha approvato lo stanziamento di 625.000 euro a favore di Esa Bic Torino, l’incubatore che alleva le start-up operanti nel settore della space economy per l’Agenzia Spaziale Europea (Esa). Il denaro andrà alla I3P, società nata da uno scorporo del Politecnico di Torino che gestisce l’incubatore insieme alla stessa istituzione accademica e alla Links Foundation.
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Per coprire il 50% delle spese
I 625.000 euro serviranno a coprire il 50% delle spese a ciascuna delle 25 start-up incubate, dunque 25.000 euro per una. Come è noto, Esa Bic Torino ha l’obiettivo di sostenere lo sviluppo tecnologico e di business di nuove imprese innovative basate su tecnologie aerospaziali, con applicazioni sia upstream (sistemi di comunicazione, satelliti, software per controllo di missioni spaziali) che downstream (applicazione di dati e soluzioni tecnologiche aerospaziali in altri settori quali monitoraggio ambientale, mobilità, logistica, agricoltura di precisione).
Il potenziamento della filiera
L’obiettivo finale è evidentemente quello di alimentare e potenziare ulteriormente la filiera aerospaziale che è una delle componenti primarie del tessuto produttivo piemontese mettendo a sistema risorse imprenditoriali, accademiche e di ricerca che creano economia e conoscenza attraverso uno dei settori più dinamici e profittevoli, ma anche sempre più competitivi a livello globale.
L’Esa crede in Torino e nel Piemonte
La decisione da parte dell’Esa di localizzare a Torino uno dei suoi BIC (Business Incubation Centre) lo scorso anno è il riconoscimento di questo ruolo sia a Torino sia a tutto il Piemonte ed è complementare ad altre iniziative come il progetto del Manufacturing Technology Center per il Centro per l’aerospazio che punta a rendere il territorio uno dei punti di riferimenti europei, come dimostrato anche dalla partecipazione del distretto piemontese alla Farnborough Internation Air Show, a Londra.
Verso la Città dello Spazio
Il Manufacturing Technology Center per l’Aerospazio, meglio noto come Città dello Spazio di Torino, dovrebbe incorporare, in un’unica realtà anche l’Esa BIC Torino racchiudendo in un unico ecosistema dove il mondo della ricerca, le istituzioni e l’industria – da quella grande a quella piccola e media, già presenti sul territorio – lavora costantemente fianco a fianco per progetti sempre più solidi ed ambiziosi. I lavori dovrebbero iniziare nel 2023 e terminare nel 2024 e la previsione è di far crescere il fatturato dell’intero settore aerospaziale piemontese quadruplicando da 7 a 28 miliardi.