D-Orbit, fornitore leader a livello mondiale di servizi logistici all’avanguardia nello spazio, ha annunciato secondo e ultimo closing del suo Series C Round da 150 milioni di euro, realizzando una delle più grandi operazioni spaziali degli ultimi 12 mesi.
“Questo investimento – commenta Luca Rossettini, ceo di D-Orbit – rafforza il nostro impegno nell’innovazione del trasporto spaziale, dei servizi in orbita e del vasto settore della logistica spaziale”.
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Assistenza in orbita
Il finanziamento consente a D-Orbit di continuare a sviluppare le proprie capacità di cloud computing spaziale e di assistenza in orbita. Inoltre, faciliterà e accelererà le collaborazioni con i governi e le agenzie spaziali, oltre ad ampliare la portata dei clienti in diversi settori e aree geografiche. Si prevede inoltre che parte delle procedure sarà utilizzata per effettuare acquisizioni strategiche al fine di ampliare la gamma di prodotti dell’azienda.
Sostenibilità spaziale
Questi fondi sosterranno anche lo sviluppo di una “economia spaziale circolare”, trasformando i detriti spaziali in una risorsa preziosa. Questo includerà progressi nell’assistenza in orbita per consentire la raccolta e il riciclaggio dei detriti in orbita, nonché la produzione di veicoli spaziali per i viaggi interplanetari.
Marubeni in prima fila
Il round è guidato da Marubeni Corporation, una potenza del settore industriale giapponese, che consolida una collaborazione commerciale a lungo termine destinata a rivoluzionare il settore della logistica spaziale. Questa partnership si basa sui diritti esclusivi di Marubeni per la distribuzione dei servizi di D-Orbit in Giappone, ora in espansione nel Sud-Est asiatico, e sfrutta la vasta rete e l’esperienza di Marubeni per accelerare la crescita di D-Orbit come fornitore leader di soluzioni logistiche satellitari nei principali mercati globali.
Gli altri investitori
L’eccezionale posizione di mercato e le prospettive di crescita di D-Orbit hanno fatto sì che partecipassero anche gli investitori esistenti Cdp Venture Capital, Seraphim Space Investment Trust, Indaco Venture Partners, Neva Sgr (la società di venture capital del Gruppo Intesa Sanpaolo) e Primo Ventures.
L’ampiezza del round ha inoltre permesso a nuovi investitori leader di mercato di entrare nel registro degli azionisti. Tra questi figurano Avantgarde, un consolidato family office con radici nell’industria farmaceutica e spaziale; Iberis Capital, gestore portoghese di portafogli di private equity e venture capital, il Fondo dell’European Innovation Council (Eic) che sostiene le aziende innovative che cambiano le carte in tavola; Phaistos Investment Fund, un fondo di venture capital gestito da 5G Ventures e sostenuto dallo Stato greco; Terna Forward, il veicolo di Corporate Venture Capital del Gestore del Sistema di Trasmissione italiano Terna, e investitori privati con focus sugli investimenti tecnologici.
Inoltre, un consorzio guidato dall’attuale azionista United Ventures (primario fondo italiano focalizzato sulla tecnologia), tra cui la Banca europea per gli Investimenti e il Fondo europeo per gli Investimenti, ha partecipato ribadendo il forte sostegno al piano strategico della società.
