L’aerospazio è un volano sia per l’economia che per l’occupazione del Sud Italia. Ecco perché è un settore sul quale puntare. Tanto che Intesa Sanpaolo è passata dalle parole ai fatti già nel 2022, quando ha lanciato il laboratorio Esg, che mira a sviluppare e sostenere iniziative anche per una space economy sostenibile. ‘E l’accordo con il Distretto aerospaziale della Campania (Dac), siglato poco più di un anno fa, rafforza ulteriormente il nostro supporto per accelerare la crescita dell’intera filiera del comparto”, ha detto Giuseppe Nargi, direttore regionale Campania, Calabria e Sicilia dell’istituto di credito, intervenendo al Talent Garden di Napoli, durante una giornata di approfondimento sul settore aerospaziale campano, che è capace di creare un valore aggiunto per l’economia della regione per 880 milioni di euro, e dell’intero Mezzogiorno, superando il miliardo e mezzo di euro.
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Favorire internazionalizzazione delle imprese
Questo incontro è stata l’occasione per fare il punto sugli investimenti nel settore dell’aerospazio e per ricordare che il laboratorio Esg di Intesa Sanpaolo è nato per migliorare il profilo di sostenibilità delle imprese verso investimenti ed obiettivi in progetti di economia sostenibile, digitale e circolare grazie alla collaborazione con importanti partner locali. In quest’ottica rientra la collaborazione con il Dac che permette di “favorire i processi di sviluppo tecnologico e di internazionalizzazione delle imprese della space economy attraverso nuovi strumenti finanziari studiati per rispondere efficacemente alle loro esigenze”, ha aggiunto Nargi.
2 milioni per Space Factory
Il direttore regionale di Intesa Sanpaolo ha ricordato che il gruppo bancario “ha accordato appena un anno fa un finanziamento di 2 milioni di euro all’azienda campana Space Factory, nata come start-up nel 2015, per il completamento e lo sviluppo del minisatellite Irenesat-Orbital, e per i servizi in orbita per esperimenti scientifici. Abbiamo contribuito così alla realizzazione di un progetto per la Campania, che oltre al valore scientifico in sé può rappresentare anche un’occasione di rilancio per l’economia e l’occupazione nel nostro territorio”.
Space economy volano tecnologico
“Siamo fermamente convinti – ha spiegato ancora Nargi – nel percorso di accompagnamento del settore manifatturiero del Mezzogiorno, in particolare un settore a forte contenuto di innovazione come quello aerospaziale. La space economy comprende diversi settori economici che vanno dall’esplorazione alle tecnologie, alle applicazioni, ai prodotti e servizi che nascono dall’ambito spaziale e che possono avere diversi impieghi nella vita di tutti i giorni. La ricerca e l’innovazione tecnologica, riconosciute in generale come principali leve competitive, rappresentano in questo specifico ambito un fattore imprescindibile per lo sviluppo”.