STRATEGIE

Aerospazio e difesa, Leonardo si rafforza in Arabia Saudita. Cingolani: “Mercato enorme”



Indirizzo copiato

Via al memorandum con il Ministero degli investimenti e l’Autorità per l’industria militare. Valgono poco meno di 10 miliardi gli accordi siglati con partner sauditi da imprese e società partecipate italiane durante la visita nel Paese della presidente del Consiglio Giorgia Meloni

Pubblicato il 28 gen 2025



LDO-KSA MISA GAMI MoU event signing

Via libera a un memorandum per rafforzare ed espandere la collaborazione su aerospazio e Difesa e sviluppare e valutare una serie di investimenti. Lo ha siglato Leonardo, in occasione degli incontri bilaterali tra Italia e l’Arabia Saudita, culminati nel vertice tra la premier Giorgia Meloni e il primo ministro saudita Mohammad bin Salman, in una zona desertica della città di Al’-Ula, dove sono state firmate intese che valgono in generale poco meno di 10 miliardi di euro per imprese e società partecipate italiane.

L’accordo precedente

Nello specifico, l’accordo che interessa Leonardo, segue il Mou (Memorandum of understanding) firmato e annunciato all’inizio del 2024 che aveva quale obiettivo la valutazione ed esplorazione di molteplici aree di cooperazione: spazio, manutenzione/riparazione/revisione per aerostrutture, localizzazione per sistemi di guerra elettronica, radar e per l’assemblaggio di elicotteri, un focus sul settore del combattimento aereo e dell’integrazione multi-dominio, processi di industrializzazione e sviluppo del capitale umano, opportunità per la supply chain nazionale in Arabia Saudita e, più in generale, per il ruolo di Leonardo nella regione.

Partnership di lungo termine

“Noi abbiamo una strategia molto precisa con l’Arabia Saudita: loro vogliono far crescere una filiera nel settore delle tecnologie aeronautiche e aerospazio: a noi interessa molto, non è semplicemente il rapporto commerciale – ha detto Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo -. Qui bisogna cominciare a fare delle filiere industriali e quindi per Leonardo è molto attraente l’idea di portare qui delle filiere di costruzione del settore aeronautico e poi, sulla base di questa collaborazione che fa crescere qua una vera e propria cultura industriale, stringere delle collaborazioni industriali di lungo termine, non semplicemente commerciali“.

Mercato enome

Questo – ha rimarcato Cingolani – è un mercato enorme: quindi abbiamo assolutamente l’interesse che le partnership industriali crescano, perché poi questo mercato si apre per il futuro con numeri che non sono concepibili in Europa. Però, bisogna trattare alla pari, bisogna portare qui tecnologia e fare una strada in lungo termine, non semplicemente pensare all’accordo commerciale che è di breve termine”.

Difesa e sicurezza cyber

Per decenni Leonardo ha fornito al paese piattaforme, sistemi, tecnologie e servizi, dal trasporto aereo, al supporto all’industria energetica, agli elicotteri, fino a sistemi elettronici e sensori, a cui si aggiungono sistemi per la difesa marittima e cyber, oltre a un contributo chiave nel campo della difesa aerea. Questo nuovo accordo rappresenta l’ultimo passo nel rafforzamento delle attività di Leonardo nel Regno, dove l’azienda ha un headquarters dedicato.

Sviluppo sostenibile

Collaborando con partner locali, istituti di ricerca e utenti finali, Leonardo potrà generare sviluppo sostenibile e attività di produzione nel Paese. Il Mou contribuirà significativamente alla Vision 2030 dell’Arabia Saudita finalizzata all’implementazione di riforme senza precedenti nel settore pubblico, alla diversificazione dell’economia, per consentire a cittadini e imprese di raggiungere pienamente il loro potenziale e creare opportunità di crescita innovative.

Articoli correlati

Articolo 1 di 5