I DATI

Aerospazio, Bardi: “In Basilicata 180 milioni di progetti finanziati”



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Il governatore della Regione: “Stiamo svolgendo un ruolo da protagonista in quello che sta diventando un forte elemento di traino nel mondo della ricerca, della formazione, dello sviluppo tecnologico e del tessuto imprenditoriale”

Pubblicato il 23 ott 2024



osservazione della terra, base di lancio 2

“La Basilicata è la regione leader nell’osservazione della Terra, contribuendo in maniera determinante allo sviluppo di nuovi servizi e applicazioni riconosciuti ed apprezzati a livello internazionale”.

Il governatore della Basilicata, Vito Bardi, parlando al Festival della Regioni conclusosi a Bari, ha fondamento della sua tesi ha snocciolato una serie di cifre: “Il Cluster Lucano dell’Aerospazio, parte del cluster nazionale del sistema aerospaziale – ha spiegato – rappresenta oggi uno dei gruppi più qualificati d’Europa insieme ai suoi ricercatori, ai suoi talenti e alle imprese lucane. L’aerospazio è inoltre una priorità della Smart Specialization Strategy (S3) della Basilicata. Il numero degli addetti nel sistema lucano dell’aerospazio nel 2023-24 sono pari a 600 unità e se consideriamo l’indotto saliamo a 900 con 200 milioni di euro di ricavi annui. Attualmente in Basilicata abbiamo circa 180 milioni di progetti finanziati”.

Basilicata protagonista

“Siamo – ha aggiunto Bardi – tra i membri fondatori di Nereus, il network delle Regioni europee che utilizzano le tecnologie spaziali, con l’obiettivo di fare un uso migliore delle applicazioni spaziali per la realizzazione di politiche pubbliche efficienti a beneficio dei cittadini. La nostra Regione sta svolgendo un ruolo da protagonista in quello che sta diventando un forte elemento di traino nel mondo della ricerca, della formazione, dello sviluppo tecnologico e del tessuto imprenditoriale”.

Settore in espansione

“Un settore in espansione che vanta la presenza di centri e istituzioni di ricerca pubblici e privati come l’Agenzia spaziale italiana, il Cnr, l’Enea, l’università e le grandi aziende come E-geos del Gruppo Leonardo e una rete di pmi, un cluster (Clas) e un distretto tecnologico (Tern) con una forte attenzione alla ricerca e all’innovazione – ha continuato Bardi -. L’uso della tecnologia satellitare, ad esempio, in grado di monitorare il territorio, oppure studi finalizzati a ridurre le anomalie che possono essere la causa di terremoti, frane e altre calamità”.

Fondi per l’università

Bardi ha poi ricordato che “il ministero dell’Università e della Ricerca ha appena finanziato due master di primo livello della nostra università, circa 2,6 milioni di euro, sul project manager e digital innovation nel settore turistico e culturale e sulle tecnologie avanzate per lo studio della Terra dallo Spazio. Un intervento che ci consente di ampliare l’offerta formativa e di fornire competenze altamente specialistiche, favorire nuova occupazione, trasferire il sapere tecnologico verso le piccole e medie imprese del territorio”.

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