Lo spazio per accelerare la transizione energetica attraverso il coordinamento e la cooperazione dei grandi protagonisti del settore per elaborare progetti innovativi, tecnologie e soluzioni in grado di raccogliere le sfide della decarbonizzazione, della sicurezza e dell’accessibilità all’energia.
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L’annuncio da Roma
È il compito della Task Force for Innovation in Energy Through Space lanciata dall’Agenzia Spaziale Europea in occasione della AI & Electric Power Summit organizzato dall’Electric Power Research Institute (Epri) e che si è tenuto dal 4 al 6 ottobre scorso a Roma presso l’Hotel Cavalieri. Lo spazio costituisce già una risorsa per l’ottimizzazione delle risorse naturali e per rendere più efficienti numerose attività umane riducendone il consumo di energia e le emissioni. A questo scopo, l’Esa ha già sostenuto numerose iniziative e costruito collaborazioni strategiche che hanno riguardato l’elettrificazione rurale, la gestione delle microreti, l’energia eolica in mare aperto, la manutenzione delle reti di distribuzione e il superamento dell’utilizzo di fonti fossili.
Accelerare la transizione
La situazione attuale implica però uno sforzo ulteriore e la necessità di mettere in campo nuove azioni e nuovi approcci per stimolare la collaborazione e l’innovazione. Le applicazioni, le tecnologie e i dati spaziali rappresentano un potenziale significativo per sostenere la transizione e anche per accelerarla in considerazione delle contingenze e degli effetti che avranno sul futuro della geopolitica. La nuova task force dunque si appoggia alle attività e alla collaborazioni già avviate da Esa Space Solutions, ma punta ad intensificare la condivisione di conoscenze, anche attraverso gruppi di lavoro specifici, per formulare progetti innovativi, sperimentare nuove tecnologie e soluzioni da utilizzare su larga scala.
Alla ricerca della sicurezza energetica
“L’industria globale dell’energia sta affrontando molte sfide, incluse la sicurezza della fornitura di energia, la disponibilità a prezzi sostenibili e l’accelerazione della transizione verde. Queste sfide stanno alimentando l’innovazione e aprendo la via verso la trasformazione. Le soluzioni e la connettività potenziata offerte dallo spazio sono fattori fondamentali nel supportare il viaggio verso il bilancio zero nelle emissioni. Attraverso questa task force, Esa contribuirà al processo di trasformazione nel lungo termine verso un futuro a basso tenore di carbonio più sicuro e sostenibile, che dimostra il valore della connettività satellitare e di altre tecnologie spaziali nel fornire vantaggi economici ed ambientali alla società e all’industria” ha dichiarato Elodie Viau.
La collaborazione con gli stakeoholder
Il director of Telecommunications and Integrated Applications (Tia) dell’Esa è intervenuta virtualmente al summit mentre hanno fatto presenza fisica Rita Rinaldo e Davide Coppola, rispettivamente head of the Projects & Studies Implementation Division e head of the Space Applications Initiatives Section di ESA Space Solutions. “La collaborazione con i portatori di interessi dell’energia è la chiave affinché l’Esa promuova soluzioni tecniche e commerciali avanzate a supporto della transizione verde e mettere in grado le società le società spaziali e quelle a valle di prendere parte alla economia verde dell’energia” ha affermato la Rinaldo. “La task force implementerà iniziative sostenibili in aree tematiche selezionate. C’è un bisogno inedito di offrire una crescita economica sostenibile verde ed inclusiva che vada incontro alla sfida della decarbonizzazione delle nostre economie” ha aggiunto Coppola.
La task force si allargherà
Al momento, partecipa alla task force tutto il sistema di distribuzione dell’energia, composto da 41 operatori in 24 stati, insieme all’Electric Power Research Institute, il Net Zero Technology Centre, l’Aberdeen Renewable Energy Group (che conta 250 membri nel Regno Unito), Decom North Sea, Global Alliance for Sustainable Energy e anche la India Energy Storage Alliance che punta allo sviluppo di sistemi avanzati di stoccaggio dell’energia, all’idrogeno verde e alle tecnologie collegate alla mobilità elettrica. Sono attese altre collaborazioni da parte di organizzazioni che operano in tutto il mondo.