IL PROGETTO

Thales Alenia Space, dimostratore per Esa in grado di estrarre ossigeno sulla Luna

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La commessa porterà alla realizzazione di un prototipo che sfrutta l’elettrolisi del sale fuso per rendere abitabile il nostro Satellite naturale

Pubblicato il 25 Feb 2022

Nicola Desiderio

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Thales Alenia Space studierà l’estrazione di ossigeno dalla roccia lunare insieme ad Esa. Lo stabilisce un accordo firmato dalla joint-venture tra Thales e Leonardo con l’Agenzia Spaziale Europea per un valore di un milione di euro che prevede lo sviluppo di un sistema dimostrativo che sia in grado di ricavare ‘in situ’ il gas necessario a garantire la sopravvivenza dell’uomo sulla superficie della Luna. Il sistema sfrutterà l’elettrolisi del sale fuso e le ricerche compiute al proposito da Thales Alenia Space nel Regno Unito in collaborazione con Avs, Metalsys, Open University e Redware Space Europe.

Thales Alenia Space può vantare già un’ampia competenza per le tecnologie destinate all’esplorazione lunare. È infatti già responsabile dei sistemi termomeccanici sul modulo di servizio europeo per Orion, è fortemente coinvolta e contribuisce al Lunar Gateway dell’Agenzia Spaziale Europea con lo sviluppo dei moduli I-hab (International – Habitat) e Esprit (Sistema Europeo di rifornimento, infrastrutture e telecomunicazioni). Inoltre sta sviluppando per Northrop Grumman il modulo pressurizzato per Halo (Avamposto di abitazione e logistica), uno dei primi due elementi del Lunar Gateway, che sarà lanciato entro la fine del 2023 ed uno dei pilastri del programma Artemis. Thales Alenia Space ha anche svolto studi che riguardano la presenza prolungata dell’uomo sulla Luna come El3 (European Large Logistic Lander), sistema logistico versatile multiruolo per missioni sulla Luna di vario tipo.

“Questo contratto è davvero entusiasmante – ha commentato Andrew Stanniland, ceo di Thales Alenia Space nel Regno Unito – L’adattamento dei processi e degli strumenti all’ambiente spaziale, molti dei quali diamo per scontati sulla Terra, sarà cruciale nel nostro futuro. Sono orgoglioso che i nostri team condurranno questo studio insieme ai nostri stimati partner AVS, Metalysis, Open University e Redwire per portare avanti la complessa sfida della creazione di ossigeno per sostenere la vita sulla superficie lunare”.

“L’Esa non vede l’ora di lavorare con Thales Alenia Space nel Regno Unito e i suoi partner per sviluppare in modo approfondito un dimostratore per l’estrazione dell’ossigeno nell’ambito dell’iniziativa sulle risorse spaziali – ha aggiunto David Binns, ingegnere dei sistemi presso la Concurrent Design Facility dell’Esa – Dobbiamo cercare soluzioni alle sfide poste per rendere l’esplorazione sulla Luna sostenibile una realtà”.

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