Gli Emirati Arabi Uniti lanceranno Rashid, il loro primo rover lunare tra il 9 e il 15 novembre. Lo ha dichiarato ieri il manager della missione, Hamad Al Marzooqi, al The National, il giornale di proprietà governativa precisando che si chiamerà come la famiglia reale e partirà dal Kennedy Space Center in Florida.
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Un po’ americano, un po’ giapponese
Il Rashid sarà lanciato su un vettore Falcon 9 di SpaceX e arriverà sulla superficie lunare entro il mese di marzo grazie ad un lander Ispace di costruzione giapponese. “Abbiamo terminato la fase di test del rover – ha dichiarato Al Marzooqi, e siamo contenti dei risultati. Il rover è stato integrato con il lander ed è pronto per il lancio”. La data precisa all’interno della finestra comunicata sarà annunciata il mese prossimo.
Dieci chili e tante telecamere
Il rover di Dubai ha un peso di circa 10 kg ed è dotato di due telecamere ad alta risoluzione, una microcamera, e una camera termica, una sonda e altri strumenti grazie ai quali il Rashid studierà la superficie della Luna, i modi migliori per muoversi sopra di essa e quale interazione si stabilisce tra il fondo e le altre particelle presenti sul nostro satellite naturale.
La corsa allo spazio degli Emirati
La missione lunare è parte della più ampia strategia da parte degli Emirati Arabi Uniti per lo spazio con l’obiettivo di diventare uno degli attori principali nel campo dell’esplorazione spaziale. Qualora la missione Rashid avesse esito positivo, lo stato mediorientale raggiungerebbe un risultato finora conseguito solo da Stati Uniti, Russia, Cina e India grazie anche ad un importante contributo tecnologico giapponese.
Una sonda già in orbita intorno a Marte
Viene dal Sol Levante anche il razzo H-2A-202 della Mitsubishi Heavy Industries che è stato lanciato nel luglio nel 2020 e il 9 febbraio 2021 ha portato in orbita intorno a Marte la sonda “Al-Amal” (speranza, in arabo) per studiarne l’atmosfera. Con questa missione, gli Emirati Arabi Uniti sono diventati la prima nazione araba a raggiungere il Pianeta Rosso, la quinta in assoluto. Ma l’agenzia spaziale di Dubai ha anche altri ambiziosi obiettivi: costruire il satellite commerciale più avanzato del Medio Oriente per la raccolta di immagini e addirittura stabilire una colonia umana su Marte per l’anno 2117.