Disco verde della Commissione europea per la costituzione del Cherenkov Telescope Array Observatory (Ctao) come Consorzio europeo di infrastrutture di ricerca (Eric), rafforzando così la sua missione di diventare l’osservatorio per l’astronomia dei raggi gamma più grande e potente al mondo.
La creazione del Ctao Eric faciliterà la costruzione dell’Osservatorio e fornirà un quadro di riferimento per la distribuzione globale dei dati, accelerandone significativamente il progresso verso nuove scoperte scientifiche.
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Italia in prima fila
Il Ctao Eric è stato istituto con il supporto internazionale di 11 Paesi e un’organizzazione intergovernativa che contribuiscono allo sviluppo tecnologico, alla costruzione e alle operazioni dell’Osservatorio. Il Consiglio dei Rappresentanti Governativi (Bgr) rappresenta questo gruppo ed è stato responsabile della preparazione dell’Eric.
I membri del Ctao Eric sono Italia, Austria, Francia, Germania, Osservatorio europeo australe (Eso), Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia e Spagna. Inoltre, la Svizzera è un osservatore, il Giappone è partner strategico mentre l’Australia, gli Stati Uniti e il Brasile parteciperanno come terze parti.
Attrarre investimenti
“L’Eric snellirà la costruzione e la gestione dell’Osservatorio in un modo che, senza dubbio, aiuterà il Ctao ad attrarre nuovi talenti e investimenti mentre continua a crescere”, ha detto Aldo Covello, presidente del Consiglio dei Rappresentanti Governativi: “Lo status di Eric fornisce al Ctao la stabilità legale e i vantaggi amministrativi necessari per essere sostenibile nelle proprie operazioni e nell’impatto a livello globale”.
Strumento potente
Stuart McMuldroch, direttore generale del Ctao, ha spiegato che “questo traguardo rappresenta il culmine di anni di pianificazione da parte dei vari gruppi che hanno contribuito al successo dell’Osservatorio. Con il Ctao Eric, ora abbiamo uno strumento potente per consolidare i nostri sforzi e progredire nel progetto”.
60 telescopi
L’Eric non solo fornisce all’Organizzazione centrale un quadro formale per accettare e gestire gli attuali prototipi dei telescopi, ma consente anche l’avvio immediato della costruzione dell’intera schiera di oltre 60 telescopi distribuiti nei due siti, in Spagna e in Cile.
A Ctao-nord, dove il prototipo dei telescopi grandi, cosiddetti Large-Sized Telescope (Lst), è in fase di collaudo, si prevede che nei prossimi uno-due anni saranno costruiti altri tre Lst e un Medium-Sized Telescope (Mst), telescopio di media dimensione.
Nel frattempo, a Ctao-sud, si prevede che i primi cinque telescopi piccoli, denominati Small-Sized Telescopes (Sst), e due Mst saranno consegnati all’inizio del 2026. Così, grazie all’Eric, l’Osservatorio potrà gestire configurazioni intermedie di telescopi già a partire dal 2026. Queste sottomatrici della configurazione finale saranno già più sensibili di qualsiasi strumento esistente, avvicinando l’Osservatorio ai suoi primi risultati scientifici.
Quartier generale in Italia
L’impatto dell’Eric non si limiterà al solo hardware, ma influenzerà altre aree chiave. Nei prossimi mesi, l’Osservatorio si preparerà a integrare e operare software avanzato progettato per controllare i telescopi e i relativi dispositivi di supporto, nonché per gestire l’elaborazione dei dati.
Inoltre, proseguirà la campagna di reclutamento per tutte le strutture del Ctao, tra cui il quartier generale in Italia e il Centro di gestione dei dati scientifici in Germania, garantendo un forte supporto per questi sviluppi.
Importanza globale
“Lo status di Eric rafforza la presenza del Ctao in Europa e il suo ruolo come attore chiave nello spazio europeo della ricerca, ma il supporto ricevuto e l’ambito di influenza del Ctao Eric vanno ben oltre i confini europei – ha spiegato Federico Ferrini, co-direttore generale -. Per costruire e gestire il più grande osservatorio di raggi gamma al mondo, che soddisfi le ambiziose esigenze della comunità scientifica globale, contiamo su un numero crescente di partner da tutto il mondo”.