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L’Agenzia spaziale italiana porta sulla Luna il retroflettore lunare, accordo con Ispace



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LaRa2 consentirà misurazioni di posizione accurate tramite telemetria laser. Si tratta di un passo significativo verso l’aumento del contributo dell’Italia al progresso dell’esplorazione lunare

Pubblicato il 14 gen 2025



Asi LaRar2

L’Agenzia spaziale italiana (Asi) e ispace Europe, la sussidiaria con sede in Lussemburgo dell’azienda giapponese ispace, hanno siglato un accordo sui servizi di carico utile per trasportare sulla Luna un Laser retroreflector array (LaRa2) che consentirà misurazioni di posizione accurate tramite telemetria laser.

Retroriflettore lunare

LaRa2 è uno strumento piccolo, robusto e leggero, costruito per funzionare senza alcuna fonte di alimentazione e per sopravvivere alle dure condizioni della superficie lunare per un lungo periodo di tempo.

È dotato di una precisa serie di retroriflettori (prismi cubici angolari) progettati per riflettere i raggi laser direttamente sulla loro sorgente, indipendentemente dall’angolo di incidenza.

Lo stesso strumento è installato sul rover Perseverance della Nasa, che attualmente esplora Marte e unità simili saranno imbarcate su futuri elementi di superficie, con l’obiettivo di creare una rete di punti di riferimento sulle superfici planetarie.

Misurazioni accurate

La misurazione continua e accurata della loro posizione consente applicazioni in diversi campi, come la navigazione spaziale, e può fornire contributi scientifici, ad esempio nella fisica fondamentale attraverso test ad alta precisione della relatività generale. Un ruolo primario a livello mondiale in questo campo è ricoperto dall’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), che ha progettato e sviluppato LaRa2 per Asi.

Integrato nel lander Apex 1.0

Lo strumento LaRa2 sarà integrato nel lander lunare Apex 1.0 come parte della missione 3 di ispace technologies Us (ispace-Us), attualmente programmata per atterrare nel bacino di Schrödinger (lato nascosto della Luna, Polo Sud) nel 2026.

Dopo l’atterraggio, si prevede che LaRa2 sarà puntato dagli attuali e futuri laser in orbita lunare. Associando le misurazioni di LaRa2 ai dati ottenuti da altri retroriflettori della stessa famiglia già dispiegati sulla superficie lunare, gli scienziati dell’Asi si aspettano di raccogliere dati preziosi che aiuteranno a mappare la Luna e migliorare la navigazione e il posizionamento sulla superficie lunare.

Mappatura della superficie lunare

“Questa collaborazione con l’Agenzia spaziale italiana è un ottimo esempio di come le aziende commerciali siano facilitatrici della scienza lunare guidata dalle agenzie spaziali – ha affermato Julien Lamamy, ceo di ispace-Europe -. L’aggiunta di LaRa2 ai retroriflettori esistenti dispiegati sulla Luna aprirà nuove possibilità di mappatura della superficie per la ricerca scientifica e aiuterà a perfezionare le capacità di navigazione per abilitare future missioni”.

Ruolo cruciale dell’Italia

“L’Italia ha un’eredità consolidata nel campo dei riflettori laser planetari la cui tecnologia è piuttosto matura, come recentemente dimostrato con successo dall’osservazione, da parte del laser Lola dell’orbiter Lro della Nasa, del piccolo array fornito dall’Infn alla missione Change 6. – ha spiegato Raffaele Mugnuolo, responsabile dell’ufficio di esplorazione e infrastrutture orbitanti dell’Asi -. Le future attività operative sulla superficie della Luna trarranno grande vantaggio dalla localizzazione precisa consentita dai riflettori laser che, essendo strumenti passivi, possono essere utilizzati per lunghi periodi di tempo”.

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