Foto di Marte, della nascita e della morte delle stelle e di una galassia vicina alla Terra: una nuova galleria di straordinarie immagini scattate da Hubble è stata diffusa da Nasa e Esa per celebrare i 35 anni in orbita del telescopio spaziale più conosciuto nella storia della scienza.
Un telescopio che è al culmine del suo successo scientifico come certificano i numeri: ha effettuato quasi 1,7 milioni di osservazioni, monitorando circa 55.000 oggetti astronomici. Le scoperte di Hubble hanno prodotto oltre 22.000 articoli e oltre 1,3 milioni di citazioni a febbraio 2025.
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Il più richiesto
Tutti i dati raccolti da questo telescopio, che porta il nome dell’astronomio statunitense Edwin Hubble, sono archiviati e attualmente ammontano a oltre 400 terabyte. La domanda di tempo di osservazione rimane molto elevata, con una oversubscriptions di 6:1, il che lo rende uno degli osservatori più richiesti al giorno d’oggi.
Manutenzione in orbita
Oggi Hubble è all’apice del sua affermazione scientifica grazie alla dedizione, alla perseveranza e alle competenze di ingegneri, scienziati e operatori di missione.
Gli equipaggi degli astronauti hanno inseguito e raggiunto Hubble in cinque missioni di manutenzione dal 1993 al 2009. Gli astronauti, inclusi gli astronauti dell’Esa (Agenzia spaziale europea) in due di queste missioni, hanno aggiornato le fotocamere, i computer e gli altri sistemi di supporto di Hubble che è operativo in orbita a una distanza dalla Terra compresa tra 525 e 550 chilometri.
Cambiamenti dell’Universo
La sua lunga vita operativa ha permesso agli astronomi di osservare cambiamenti dell’Universo che si estendono per oltre tre decenni: variabilità stagionale sui pianeti del nostro Sistema Solare, getti di buchi neri che viaggiano quasi alla velocità della luce, convulsioni stellari, collisioni di asteroidi, bolle di supernova in espansione e molto altro.
Eredità di Hubble
L’eredità di Hubble è il ponte tra la nostra conoscenza passata e futura di un Universo incredibilmente magnifico, oltre che turbolento, con galassie in collisione, buchi neri voraci e incessanti fuochi d’artificio stellari.
Hubble, più di qualsiasi altro telescopio, vede l’Universo attraverso gli occhi di Einstein: microlenti, dilatazione del tempo, costante cosmologica, materia che scompare in un buco nero e una sorgente di onde gravitazionali.
Numerose scoperte
Tra le sue numerose scoperte: i campi profondi di Hubble hanno svelato una miriade di galassie risalenti all’Universo primordiale; hanno misurato con precisione l’espansione del cosmo; hanno scoperto che i buchi neri supermassicci sono comuni tra le galassie; hanno effettuato la prima misurazione delle atmosfere dei pianeti extrasolari; hanno contribuito alla scoperta dell’energia oscura, che sta accelerando l’Universo.