IL PROGETTO

Gaia individua potenziali lune intorno a 350 asteroidi



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La missione dell’Esa si conferma uno straordinario strumento per capire le evoluzioni spaziali. Ecco cosa è stato scoperto

Pubblicato il 8 ago 2024



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La missione Gaia dell’Esa (l’Agenzia spaziale europea) ha dimostrato ancora una volta di essere un formidabile esploratore di asteroidi, individuando potenziali lune intorno a più di 350 asteroidi.

In passato, infatti, Gaia aveva esplorato asteroidi noti per avere lune – i cosiddetti “asteroidi binari” – e aveva confermato che i segni rivelatori di queste piccole lune apparivano nei dati astrometrici ultra-accurati del telescopio. Ma questa nuova scoperta dimostra che Gaia può condurre ricerche “alla cieca” per scoprire anche candidati completamente nuovi.

Piccoli e lontani dalla Terra

“Gli asteroidi binari sono difficili da trovare perché sono per lo più così piccoli e lontani da noi”, spiega Luana Liberato dell’Observatoire de la Côte d’Azur (Francia) e autrice principale del nuovo studio: “Nonostante ci aspettiamo che poco meno di un sesto degli asteroidi abbia un compagno, finora abbiamo trovato solo 500 dei milioni di asteroidi conosciuti in sistemi binari. Ma questa scoperta dimostra che ci sono molte lune di asteroidi là fuori che aspettano solo di essere trovate”.

Se confermata, questa nuova scoperta aggiunge altri 352 candidati binari al conteggio, quasi raddoppiando il numero noto di asteroidi con lune.

Le scoperte di Gaia

Gli asteroidi sono oggetti affascinanti e offrono spunti unici per la formazione e l’evoluzione del Sistema solare. Le binarie sono ancora più emozionanti e ci permettono di studiare come si formano, si scontrano e interagiscono nello spazio corpi diversi.

Grazie alle sue esclusive capacità di scansione dell’intero cielo, Gaia ha fatto una serie di importanti scoperte di asteroidi dal suo lancio nel 2013.

Studiati 150mila asteroidi

Nella data release 3, Gaia ha individuato con precisione le posizioni e i movimenti di oltre 150.000 asteroidi, tanto da permettere agli scienziati di scavare più a fondo e di andare a caccia di asteroidi che mostrano la caratteristica “oscillazione” causata dallo strattone di una “compagna” orbitante (lo stesso meccanismo mostrato qui per una stella binaria). Gaia ha anche raccolto dati sulla chimica degli asteroidi, compilando la più grande collezione di “spettri di riflettanza” (curve di luce che rivelano il colore e la composizione di un oggetto).

Le oltre 150.000 orbite determinate nella data release 3 di Gaia sono state perfezionate e rese venti volte più precise nell’ambito della Focused Product Release della missione, lo scorso anno. Un numero ancora maggiore di orbite di asteroidi è previsto nell’ambito della prossima release 4 dei dati di Gaia (non prima della metà del 2026).

Rivelare i segreti del cosmo

“Gaia ha dimostrato di essere un eccezionale esploratore di asteroidi e sta lavorando duramente per rivelare i segreti del cosmo sia all’interno che all’esterno del Sistema Solare – afferma Timo Prusti, project scientist di Gaia all’Esa -. Questa scoperta evidenzia come ogni rilascio di dati di Gaia rappresenti un importante passo in avanti nella qualità dei dati e dimostra la sorprendente nuova scienza resa possibile dalla missione”.

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