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Esplorazione della Luna, via alla missione Prime-1 per l’analisi del sottosuolo

Prime 1, la prima dimostrazione sulla Luna di utilizzo delle risorse in loco


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Con il lancio a bordo della missione Im-2 di Intuitive machines per la Nasa parte la prima sperimentazione che prevede l’utilizzo di risorse in loco. L’iniziativa è stata pensata per supportare le esplorazioni umane previste dal programma Artemis

Pubblicato il 17 feb 2025




Perforare il suolo lunare e analizzare i gas così rilasciati. È la sfida che dovrà svolgere Prime-1 di Nasa, prima dimostrazione sulla Luna per l’utilizzo delle risorse in loco che a fine febbraio verrà lanciata a bordo della missione Im-2 di Intuitive Machines. Questa è la seconda consegna lunare che l’azienda fornirà alla Nasa nell’ambito dell’iniziativa Clps.

L’esplorazione del Polo Sud Lunare

Agganciato al lander Athena che tenterà l’allunaggio vicino al Polo Sud lunare, Prime-1 esplorerà il sottosuolo della Luna nel luogo di atterraggio fino a un metro di profondità, per individuare dove potrebbero trovarsi risorse sotterranee, tra cui l’acqua ghiacciata.

La trivella Trident e lo spettrometro di massa Msolo

Questo lo farà grazie i suoi due strumenti che lavoreranno in tandem: la trivella Trident perforerà la superficie lunare per estrarre campioni di circa 10 cm di lunghezza, fornendo dati quali temperatura e le proprietà della regolite nel sottosuolo. A differenza delle precedenti trivelle lunari delle missioni Apollo, Trident verrà controllata direttamente dalla Terra.

Lo spettrometro di massa Msolo analizzerà, invece, qualsiasi gas rilasciato in profondità dal perforamento dalla trivella, cercando di determinare la loro composizione e di fornire agli scienziati la distribuzione di gas presenti a diverse profondità sotto la superficie lunare.

Supporto al programma Artemis

Prime-1 segnerà così un passo fondamentale per il futuro utilizzo delle risorse lunari in situ, a supporto delle esplorazioni umane di lungo periodo previste sulla Luna dal programma Artemis.

(L’articolo è stato pubblicato sul sito Globalscience di Asi)

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